Silvio Berlusconi è stato dichiarato “persona non grata” dall’Ucraina, a seguito della sua recente visita in Crimea, dove ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin. Il Consiglio nazionale per la sicurezza ucraino – riferisce Interfax – ha deciso di vietare l’ingresso nel Paese per tre anni all’ex premier e leader di Forza Italia per il suo viaggio, non concordato con Kiev, nella regione occupata dall’esercito russo da marzo 2014.

La decisione del servizio di sicurezza dell’Ucraina è stata presa per motivi di sicurezza. La visita di Berlusconi nella penisola sul Mar Nero, avvenuta lo scorso 11 e 12 settembre ufficialmente per commemorare le vittime italiane della guerra di Crimea, è stata la prima di un ex capo di governo di uno stato dell’Unione europea dopo l’annessione da parte di Mosca, che ha provocato il primo piano si sanzioni occidentali contro la Federazione russa.

“Questa visita nella Crimea occupata – aveva denunciato nei giorni scorsi il ministero degli Esteri ucraino in una nota sul proprio sito – è un nuovo tentativo della Russia di legittimare a qualsiasi prezzo l’occupazione illegale e una manifestazione di mancanza di rispetto della sovranità statale dell’Ucraina”. Anche Matteo Renzi, ospite di Otto e mezzo qualche giorno fa, aveva criticato la scelta di Berlusconi, da sempre sostenitore dell’annessione russa e critico sulle sanzioni europee a Mosca, dicendo che “il problema Russia non si affronta con passeggiate in Crimea ma con un lavoro di anni. Chi dice risolvo il problema immigrazione andando a passeggiare in Crimea – aveva aggiunto il premier  – vi prende in giro”.

 

 

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