Il 14 settembre è partito ufficialmente Rai Sport 1 HD. Con una complicata operazione di riassetto delle frequenze. Che ha provocato la cancellazione di canali radiofonici molto seguiti. Utenti imbestialiti. E allarme in commissione parlamentare di Vigilanza. Con il capo del gruppo Misto della Camera, Pino Pisicchio, che ha presentato una interrogazione al presidente Fico (M5S). Per sapere "quali interventi ugenti i vertici Rai intendano effettuare per ripristinare la piena fruizione dei canali radiofonici"
Rai sport va in alta definizione e si mangia lo spazio delle radio. E’ uno degli effetti collaterali (oltre alla necessità di risintonizzare i canali) seguiti alla riorganizzazione avviata dall’azienda tra il 13 e il 14 settembre. Il caso finisce di fronte alla commissione parlamentare di Vigilanza dove tra 15 giorni al massimo i vertici dell’azienda dovranno spiegare cosa è davvero successo e perchè, dato che non si tratta di un guasto e soprattutto nessuno, neppure i diretti interessati, erano stati avvertiti. Protestano infatti gli ascoltatori, ma le acque sono agitate soprattutto in casa Rai: le direzioni radiofoniche coinvolte non erano state avvisate ed è scattato subito l’allerta sulle reali intenzioni future dell’azienda per questo segmento di business. Il primo a chiedere conto è stato il presidente del gruppo Misto della Camera, Pino Pisicchio (nella foto) che, preso carta e penna, ha inoltrato una interrogazione a risposta scritta al presidente della Vigilanza Rai Roberto Fico del Movimento 5 Stelle.
I programmi del gruppo Rai sono diffusi attraverso differenti piattaforme tecnologiche e cioè la rete digitale terrestre diffusa da cinque Multiplex (Mux) e la rete satellitare digitale. L’operazione di riassetto ha salvato Radio 1,2 e 3 (che afferiscono al Mux 1 che diffonde anche Rai Uno, Rai Due, Rai Tre, Rai News 24 ), mentre gli altri canali radiofonici che invece si appoggiano al Mux 2 sono stati cancellati dal digitale terrestre televisivo. E questo in base a una nuovo assetto deciso dall’azienda madre, come si evince da un comunicato di Rayway. Quest’ultima società, proprietaria della rete di trasmissione e diffusione del segnale Rai, ha infatti dato conto della partenza ufficiale, il 14 settembre, del canale Rai Sport 1 HD “reso possibile attraverso interventi sulle proprie piattaforme DTT e SAT necessari ad assicurare la nuova configurazione dei multiplex individuata da Rai”.
Che non si sia trattato di un guasto, lo si era capito fin da subito – riferisce l’interrogazione di Pisicchio dando conto delle risposte che finora sono state fornite agli ascoltatori dal call center di Rayway – : “i segnali sono stati rimossi su indicazioni della Rai”, anche se non è noto da chi e soprattutto perchè sia partito l’ordine. Fonti di Viale Mazzini riferiscono che il problema verrà risolto nel giro di una settimana dopo di che basterà risintonizzare decoder o televisioni e si potrà tornare ad ascoltare i canali radiofonoci. Fatto sta che la riorganizzazione è stata fatta utilizzando tutti i Mux disponibili.
E forse la nuova taratura per ripristinare quello che è stato cancellato non basterà a fugare i dubbi sul futuro. Dubbi e sospetti che si intravedono in filigrana nell’interrogazione parlamentare che prende spunto dal caso dei canali radiofonici soppressi per liberare flusso dati per i canali televisivi anche HD. “Le proteste degli utenti – scrive Pisicchio – si sono manifestate in modo particolarmente intenso per Radio 5, che non è ascoltabile in altro modo poiché viene trasmessa in FM solo in cinque città, e per Isoradio che non ha copertura nazionale. Gli utenti protestano perché il DTT è l’unico canale di ascolto per loro disponibile, poiché non dispongono o non possono sopportarne il costo di un ascolto web o sat, che inoltre risulta impossibile da gestire per utenti anziani o ipovedenti mentre il canale TV è più semplice, e alla portata economica di tutti”. Morale: Pisicchio vuole sapere al più presto da Fico “quali urgenti interventi i vertici Rai intendano effettuare per ripristinare la piena fruizione dei canali radiofonici”.