Alcuni miliziani dello Stato Islamico hanno attaccato la prigione di Motaiqh, in Libia, vicino all’aeroporto Mitiga di Tripoli. Lo ha riferito Maad Jalil, portavoce della Forza di Deterrenza Libica, forza speciale posta a guardia del carcere. Jalil ha riferito a Efe che i sei terroristi, armati con cinture esplosive, sono arrivati sul posto dopo essere usciti da una moschea delle vicinanze e sono entrati nella prigione dopo averne abbattuto i cancelli con un lanciagranate rpg.
Una volta entrati, è iniziato uno scontro a fuoco in cui i terroristi sono stati uccisi dopo avere però causato la morte di tre guardie. Sei poliziotti e alcuni detenuti sono rimasti feriti. “L’assalto è avvenuto alle 6 di mattina. Sono entrati nella sezione della prigione in cui ci sono i detenuti che hanno commesso atti di terrorismo a Tripoli e hanno dato loro armi per fuggire”, ha detto Jalil, aggiungendo che gli assalitori erano “affiliati dello Stato Islamico”. “Un gruppo armato ha attaccato stamane il quartier generale della Forza di Deterrenza Libica. Sono riusciti a liberare alcuni prigionieri in carcere per terrorismo”, hanno riferito fonti militari, citate dall’agenzia di stampa Xinhua.
Proseguono, intanto, i colloqui per la formazione di un governo di unità nazionale in grado di froneggiare la minaccia del fondamentalismo islamico. L’inviato speciale Onu, Bernardino Leon, ha annunciato che si sono appianate le divergenze tra la delegazione di Tobruk e alcuni deputati del Parlamento riconosciuto internazionalmente che avevano respinto gli emendamenti alla bozza di intesa.
“Ho buone notizie, le più importanti dall’inizio del dialogo – scrive l’Unsmil sul suo sito citando Leon – trovato un accordo tra la delegazione del Consiglio e i deputati che boicottavano il dialogo per l’inizio immediato del periodo di transizione”. “Questo è un accordo nell’accordo, ma dobbiamo ancora raggiungere l’intesa finale”, ha proseguito Leon, aggiungendo che oggi in Marocco arriverà l’altra delegazione, quella di Tripoli. “Stiamo aspettando oggi l’arrivo dei membri del Gnc”, il Parlamento della capitale, ha aggiunto.