Il questore Marcello Cardona ha subito ordinato la rimozione delle locandine apparse in diverse località tra Riposto e Giarre. Il padre del piccolo è Francesco Rapisarda, considerato vicino al clan Laudani
“Questa creatura è cosa nostra”. La scritta è comparsa su alcuni manifesti per la festa di battesimo di un bambino, figlio di Francesco Rapisarda, detto Ciccio Ninfa, residente a Giarre e – come riporta Repubblica – ritenuto dagli investigatori vicino al clan Laudani, indagato in passato per associazione mafiosa. Le locandine di 6 metri per 3 e la foto del piccolo con la coppola bianca in testa sono comparse in diverse località tra Riposto e Giarre, nel Catanese.
Oltre #Casamonica: “Questa creatura meravigliosa è… Cosa nostra!” Sobrio battesimo a #Catania pic.twitter.com/yI7rhZLDEc
— Turi Caggegi (@TuriCaggegi) 19 Settembre 2015
Il questore di Catania, Marcello Cardona, ha subito ordinato la rimozione dei poster. Nel manifesto compare anche il logo di radio Universal e vengono indicati gli ospiti della serata tra cui degli artisti neomelodici e alcuni cantanti che in passato hanno partecipato ad alcuni programmi su Canale 5. La festa privata sarà comunque celebrata in una villa a Giarre.