Persino una centrale idroelettrica dell’Enel, quella di Salso Minore in Val d’Aveto, è stata messa fuori uso dalla passata alluvione che ha interessato la montagna sopra Piacenza e, in particolare Valtrebbia e Valnure, causando anche la morte di tre persone. Ed ora quello che denunciano i cittadini e gli amministratori locali è una questione dibattuta da tempo: l’incuria in cui viene lasciata la montagna cosiddetta minore, ovvero quella che è teatro di spopolamento e che, a differenza di Cortina o Cervinia, non è tradizionalmente meta di frotte di turisti. Pochi e mal distribuiti i fondi dal governo, “mentre la moda – riferisce il professor Nicola Casagli, geologo dell’Università di Firenze, chiamato col suo team a fare un sopralluogo sulle zone colpite in Valtrebbia – sembra andare verso le grandi opere o le opere a favore dei grandi centri abitati. Ma se si mettesse prima in sicurezza il territorio montano – conclude – si eviterebbero un sacco di problemi dopo”