Non so se qualcuno se ne è accorto. Ma, a scorrere i quotidiani, direi di no. Eppure giovedì sera è stata una serata straordinaria in televisione. E’ andata in scena e in onda in diretta su Rai 5 un’edizione dell’Elisir d’amore ambientata all’aeroporto di Malpensa. Produttori dell’evento il Teatro alla Scala insieme con tre enti televisivi – Rai, Radiotelevisione svizzera, Arte – riprese e regia televisiva curate dal Centro di produzione di Milano. Tre ore di spettacolo piacevolissimo, a volte travolgente, colto, fantasioso, colorato, un biglietto da visita per l’Italia come se ne incontrano pochi. Io non ho le competenze musicali necessarie per giudicare l’esecuzione; dico solo che tutti, orchestra, cantanti e coro mi sono parsi ottimi, i cantanti bravi anche nella recitazione, che è ciò che più si evidenzia quando ci sono riprese televisive. Ma ciò che mi ha entusiasmato (e qui qualche competenza spero di averla) è il prodotto teatrale-televisivo e la sua costruzione. Alla base c’è l’idea geniale di trasferire l’opera di Donizetti dal teatro alle strutture di un aeroporto in piena funzione, con i viaggiatori che nel finale, mentre sia avviano rapidamente all’imbarco, gettano uno sguardo a Nemorino e Adina intenti a rivelarsi il loro grande amore, mescolando passato e quotidianità, vita reale e finzione. Poi ci sono gli spazi, fortemente connotati ma duttili, dell’aeroporto, che consentono di ambientare le scene al ristorante con Nemorino che fa il cameriere o, simbolicamente, nel punto estremo dell’imbarco là dove non si può più tornare indietro. So che queste scelte di attualizzazione irritano i puristi del melodramma, a me invece quando sono fatte con coerenza e fantasia piacciono da morire. Infine, c’è la scrittura più specificamente televisiva, l’alternanza mai casuale o pretestuosa di campi più ampi e più stretti, i movimenti della camera che si muove armoniosamente con una libertà che il palcoscenico non consente.
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Ma forse non è neppure in questi elementi tanto affascinanti che si trova il motivo che rende così importante la serata di Rai5. C’è un altro dato che si colloca a monte. In questi giorni si discute continuamente di cosa sia un servizio pubblico, cosa lo caratterizzi, cosa debba proporre per definirsi tale e si sentono proposte, teorie, chiacchiere in quantità.
Invece di parlare qualcuno ha deciso di fare qualcosa: ha coinvolto le eccellenze delle reti televisive straniere per realizzare una produzione di respiro europeo, il primo dei servizi che un ente televisivo pubblico deve rendere alla cittadinanza.
Giorgio Simonelli
Storico della radio e della televisione
Televisione - 19 Settembre 2015
Servizio pubblico, su Rai5 ‘Elisir d’amore’ dà respiro europeo
Non so se qualcuno se ne è accorto. Ma, a scorrere i quotidiani, direi di no. Eppure giovedì sera è stata una serata straordinaria in televisione. E’ andata in scena e in onda in diretta su Rai 5 un’edizione dell’Elisir d’amore ambientata all’aeroporto di Malpensa. Produttori dell’evento il Teatro alla Scala insieme con tre enti televisivi – Rai, Radiotelevisione svizzera, Arte – riprese e regia televisiva curate dal Centro di produzione di Milano. Tre ore di spettacolo piacevolissimo, a volte travolgente, colto, fantasioso, colorato, un biglietto da visita per l’Italia come se ne incontrano pochi. Io non ho le competenze musicali necessarie per giudicare l’esecuzione; dico solo che tutti, orchestra, cantanti e coro mi sono parsi ottimi, i cantanti bravi anche nella recitazione, che è ciò che più si evidenzia quando ci sono riprese televisive. Ma ciò che mi ha entusiasmato (e qui qualche competenza spero di averla) è il prodotto teatrale-televisivo e la sua costruzione. Alla base c’è l’idea geniale di trasferire l’opera di Donizetti dal teatro alle strutture di un aeroporto in piena funzione, con i viaggiatori che nel finale, mentre sia avviano rapidamente all’imbarco, gettano uno sguardo a Nemorino e Adina intenti a rivelarsi il loro grande amore, mescolando passato e quotidianità, vita reale e finzione. Poi ci sono gli spazi, fortemente connotati ma duttili, dell’aeroporto, che consentono di ambientare le scene al ristorante con Nemorino che fa il cameriere o, simbolicamente, nel punto estremo dell’imbarco là dove non si può più tornare indietro. So che queste scelte di attualizzazione irritano i puristi del melodramma, a me invece quando sono fatte con coerenza e fantasia piacciono da morire. Infine, c’è la scrittura più specificamente televisiva, l’alternanza mai casuale o pretestuosa di campi più ampi e più stretti, i movimenti della camera che si muove armoniosamente con una libertà che il palcoscenico non consente.
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Ma forse non è neppure in questi elementi tanto affascinanti che si trova il motivo che rende così importante la serata di Rai5. C’è un altro dato che si colloca a monte. In questi giorni si discute continuamente di cosa sia un servizio pubblico, cosa lo caratterizzi, cosa debba proporre per definirsi tale e si sentono proposte, teorie, chiacchiere in quantità.
Invece di parlare qualcuno ha deciso di fare qualcosa: ha coinvolto le eccellenze delle reti televisive straniere per realizzare una produzione di respiro europeo, il primo dei servizi che un ente televisivo pubblico deve rendere alla cittadinanza.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".