Si intitola Il mito del corpo perfetto e il rapporto col cibo: cambiare i modelli educativi e informativi per prevenire i disturbi del comportamento alimentare e dell’immagine nei giovani, la campagna di sensibilizzazione per la lotta contro i Disturbi del comportamento alimentare (Dca) che si aprirà a Milano, nel padiglione Expo della società civile Cascina Triulza, lunedì 21 settembre e durerà fino a domenica 27.
Evento principale della manifestazione sarà un convegno in calendario per il 22 settembre dove sono attesi medici e ricercatori, ma anche educatori, trainer sportivi, pubblicitari, artisti, politici. Interverranno, tra gli altri, Ettore Corradi (direttore della Struttura complessa di nutrizione clinica dell’ospedale Niguarda), Maria Teresa Balasini (psicoterapeuta) e Maria Cristina Cantù (assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Volontariato e Pari opportunità di Regione Lombardia). Mentre per l’intera settimana saranno a disposizione gratuitamente psicologi e nutrizionisti, in uno sportello di primo ascolto, per affrontare insieme alle persone interessate i temi dell’anoressia, obesità e bulimia.
L’iniziativa è promossa dall’associazione Erika Onlus nata nel 2000 dalla collaborazione tra il Centro per il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare dell’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano e le famiglie dei pazienti in cura presso il Centro. Partner dell’evento Area G – la dimensione psicologica del giovane, associazione che si occupa di problematiche adolescenziali connesse all’alimentazione. “I Dca vengono da lontano e hanno cause molteplici – spiegano i promotori del progetto – ma un ruolo importante spetta certamente all’immagine corporea proposta ossessivamente dai media come modello. Non è tanto una questione di magrezza ma di stereotipi corporei”. Secondo l’associazione è possibile prevenire questi disturbi che diventano delle vere e proprie malattie, aiutando “le nuove generazioni a costruire un’immagine di sé sana e autentica, che faccia della diversità un valore e non un difetto”.
I disturbi alimentari rappresentano un paradosso della società moderna: mentre 800 milioni di persone soffrono la fame, sempre più giovani dei Paesi industrializzati rischiano di morire a causa dei disturbi del comportamento alimentare. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, anoressia e bulimia sono infatti la seconda causa di decesso per i giovani, dopo gli incidenti stradali. In Italia sono circa 3 milioni le persone che sono colpite da questi disturbi e l’età di esordio della malattia continua a scendere, colpendo sempre di più gli adolescenti fino a sfiorare l’infanzia.