“Venite a vedere i temibili promotori della teoria gender”. Con questo slogan ironico ‘Scosse‘, la rete delle associazioni che lavorano nelle scuole, ha promosso ‘Educare alle differenze”, una due giorni all’istituto Catteneo di Roma per smontare bufale, false informazioni e la propaganda del comitato pro-life. Gli educatori, gli psicologi, gli esperti di comunicazione aprono le porte alle famiglie per far conoscere i corsi pedagogici, i laboratori teatrali e partecipativi che da anni mettono in atto nelle scuole, oggi argomento di un feroce scontro politico. “La teoria gender non esiste, è una truffa colossale, noi lavoriamo sulle differenze, contro stereotipi e pregiudizi, per combattere violenza e discriminazione, non promuoviamo l’omosessualità né la masturbazione”, spiega Monica Pasquino presidente di Scosse . “Nessuno mette in dubbio che l’identità di genere è un fatto biologico, ma ci sono alcune costruzioni culturali veicolate attraverso favole, libri, famiglia e media che ingabbiano le persone e creano disagio, noi partiamo da quelle”, ci spiega Giulia, un’educatrice. “E’ in atto una violenta campagna di disinformazione, una reazione reazionaria minoritaria. Magari creerà allarme in un primo momento, ma non credo che qualcuno possa davvero pensare che nelle scuole infantili si promuova la masturbazione, è assurdo” dice la senatrice del Pd Valeria Fedeli. Poi aggiunge: “Nessuno di coloro che diffonde questi volantini contro la Buona scuola, contro il mio ddl, si è preso la briga di leggere cosa contiene il provvedimento”
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