Il trionfo di Game of Thrones, la prima vittoria di un’attrice afro-americana (Viola Davis) e i premi a Transparent, la serie incentrata sulla vita di un transgender. La notte degli Emmy Awards 2015 ha confermato alcune certezze e ha riservato diverse sorprese.
E’ la serie fantasy più vista nella storia della tv a vincere per la prima volta l’Emmy come miglior serie drammatica. Ben dodici le statuette per la produzione tv tratta dai libri di George R. R. Martin. Un record che supera le 9 statuette vinte da West Wing (2002): miglior serie drammatica, miglior regia di serie drammatica (Davide Nutter), attore non protagonista (Peter Dinklage), miglior sceneggiatura (Benioff, Weiss), mixaggio suono, casting, effetti speciali, montaggio suono, trucco, coordinamento stunt, production design, makeup for a single camera, single-camera picture editing. Game of thrones frena il dominio incontrastato di Mad men e Breaking bad, ma è soprattutto l’HBO a sbancare gli Emmy 2015.
Perché le due serie della tv via cavo, Game of thrones e Veep, quest’ultima premio come miglior serie comica, sono state le vere protagonisti della serata. Veep, una satira politica un po’ all’acqua di rose che ha come protagonista una vicepresidente degli Stati Uniti, è al quarto anno di programmazione, ma solo dal 2013 ha cominciato a ricevere un plauso incondizionato dalla critica che l’ha portata a soffiare lo scettro all’oramai storica serie comica dell’Abc, Modern Family, che ha vinto nella categoria commedie ininterrottamente dal 2009. La protagonista di Veep, Julia Louis-Dreyfus – qualcuno la ricorderà in Seinfeld e come divertente ospite nell’ultima puntata del David Letterman Show – ha vinto come miglior attrice di una serie comica continuando il personale dominio di vittorie dal 2012 proprio come protagonista di Modern Family.
E’ invece nella casella del corrispettivo premio in una serie drammatica che gli Emmy hanno fatto la storia. Viola Davis, nella serie Abc, How to get away with murder, è la prima attrice afroamericana a vincere un Emmy. L’attrice, vista recentemente in Blackhat di Michael Mann, in un sentito discorso dopo la premiazione ha ringraziato gli autori della serie – Ben Sherwood, Paul Lee, Peter Nowalk, Shonda Rhimes – “gente fichissima che ha ridefinito cosa significhi essere belli, sexy, donne leader ed essere neri”. Come miglior protagonista maschile di una serie drammatica è arrivato finalmente il momento di Jon Hamm, autentica colonna della serie Mad man che tra il 2008 e il 2011 ha mietuto premi e allori senza mai regalare al tenebroso Don Draper il giusto riconoscimento attoriale. Le sorprese della notte degli Emmy 2015, svoltasi al Microsoft Theater di Los Angeles e diretta da Andy Samberg, non sono finite qui. Il premio come miglior attore in una commedia è andato all’attore Jeffrey Tambor, protagonista della serie Transparent, per il ritratto di un transgender, o meglio di un professore di college che una volta pensione rivela alla sua famiglia di essere donna. “Grazie per il vostro coraggio”, ha affermato Tambor dopo aver ricevuto la statuetta riferendosi alla comunità transgender. “Grazie per la vostra pazienza e ispirazione. Grazie per avermi reso parte di un grande cambiamento”. Infine nella categoria “Miniseries” ha sbancato Olive Kitteridge: premi per Frances McDormand, Richard Jenkins e Bill Murray.