“Non sono vittima né martire, ma solo un testimone di una volontà di censura della parola”. Con queste parole Erri De Luca ha commentato la richiesta dei pm Rinaudo e Padalino a 8 mesi di reclusione per istigazione a delinquere. Lo scrittore napoletano si è detto “stupito per la differenza tra la gravità delle argomentazione della Procura e la richiesta della pena minima con le attenuanti generiche” di Simone Bauducco