“Il Pd ha perso ogni pudore e ha scelto politicamente la nebbia e l’omertà. Proprio questo atteggiamento ci fa sorgere il sospetto che gli interessi e le malversazioni non riguardino solo quanto finora emerso dall’inchiesta Mafia capitale, ma che sia stato messo in piedi un sistema di gestione reticolare che riguarda tutta l’Italia”. Lo dice a ilfattoquotidiano.it Massimiliano Fedriga della Lega Nord che si è visto bocciare in commissione Affari costituzionali la proposta per l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sull’impiego di fondi statali europei destinati al sistema di accoglienza degli immigrati, oggi all’esame dell’Aula della Camera. Una bocciatura che ha visto compattarsi Pd e Sel sull’impostazione del sottosegretario agli Interni Domenico Manzione che in commissione è stato lapidario: il governo non è favorevole all’istituzione di una Commissione d’inchiesta che rappresenterebbe un duplicato della Commissione di inchiesta sul sistema di accoglienza, identificazione e trattenimento dei migranti presiedutada Gennaro Migliore.
In commissione i toni sono stati accesi anche se alla fine si è votato per alzata di mano e non è possibile definire con quale maggioranza la proposta è stata bocciata. Quel che è certo è che il relatore di maggioranza, il leghista Cristian Invernizzi si è dimesso per protesta. E che in aula la richiesta di archiviazione della proposta Fedriga verrà sostenuta dal deputato del Pd Alan Ferrari. “Peccato che non sia vero: se lo fosse ci sarebbe comunque da chiedersi perchè una commissione già istituita nulla abbia fatto finora per fare chiarezza su quali siano i criteri di affidamento degli appalti alle associazioni e alle cooperative. Come vengano insomma gestiti i fondi e soprattutto quanti siano, perchè al di là delle stime finora ipotizzate, il governo non ha fornito cifre. E nessuno le ha neppure chieste, evidentemente”, dice Fedriga che non rinuncia a dare battaglia e propone una soluzione per superare l’obiezione che un’altra commissione sarebbe un doppione di quella già esistente e in ultima battuta per stanare le reali intenzioni del Pd. “Facciamo allora che le competenze della commissione presieduta da Migliore vengano ampliate. E che il presidente si dimetta per far posto ad un esponente dell’opposizione: è assurdo che la presidenza resti affidata al Pd”.