“Il centrodestra non litigherà, ma a me c’è una persona che piace più di tutte: è Paolo Del Debbio che già fece l’assessore alle periferie e alla sicurezza a Milano con la giunta Albertini”. Così il leader della Lega Matteo Salvini, ai microfoni di Rtl 102.5, durante “Non Stop News”, propone la sua candidatura a sindaco di Milano e ribadisce di volere il conduttore di “Quinta Colonna” (Rete4) al timone della città. “In questi anni” – continua il segretario del Carroccio – “Del Debbio è cresciuto come giornalista, si è allontanato dalla politica dei partiti, si dedica però nel suo lavoro anima e corpo agli ultimi, ai dimenticati, a chi ha di meno. A me piacerebbe e continuerò ad insistere, perché so che ama Milano come e più di me“. Critica poderosa, invece, sul sindaco di Roma: “Marino? E’ una calamità naturale, non so cosa debba succedere ancora per andare a votare. Questo stava pescando i pesci palla mentre facevano il funerale con gli elicotteri al boss e poi dice: ‘Non mi ero accorto’. Gli han portato via funzionari, dirigenti, assessori, consiglieri, cooperatori. Roma è una città bellissima, è grande sette volte Milano, quindi è sette volte più complicata, però è abbandonata. E c’è quel genio di Renzi che ha lanciato Roma come città olimpica“. Sciabolate anche a Matteo Renzi, a Elsa Fornero (“la esilierei su un’isola a pane e ad acqua”), al quotidiano La Repubblica (“un giornale di fessi”) e ad Angelino Alfano (“il peggior ministro dell’Interno nella storia della Repubblica italiana”). Poi l’accusa alla Cei: “Ho questionato con uno o due vescovi che più che vescovi hanno la tessera di rifondazione comunista in tasca, perché vanno a pontificare, sono rimasti un po’ indietro. C’era questo Monsignor Galantino, che se non la pensi come lui sei leghista, fascista, razzista. E c’è qualcuno che dice che un leghista non può andare a Messa. Che la Cei cambi segretario, lo dico con massimo rispetto”
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