Mila Moretti è figlia d’arte, suo padre era Mario Moretti, il fondatore dell’Accademia del Teatro dell’Orologio, regista e autore teatrale raffinato, molto apprezzato dalla critica, amico di P.P.Pasolini. Mila mi ha raccontato che Pasolini abitava nel palazzo di fronte e lei da bambina lo vedeva battere a macchina vicino alla finestra, io da bambino vedevo sempre un’anziana signora che innaffiava le sue piante, poi un giorno non la vidi più e chiesi a mia madre: “Mamma, dove è finita la signora che innaffia sempre le sue piante? “, e mamma per la prima volta mi fece capire che al mondo esiste anche la morte. Anche, non solo, per fortuna.

Ma questa storia della morte ancora non mi va giù, non l’ho mai digerita, il fatto che le persone spariscano mi lascia sempre perplesso, la vita è veramente solo lo scherzo di un illusionista? Ecco l’importanza della cultura e della memoria, di questo orologio interiore le cui lancette si lasciano docilmente spostare all’indietro. Forse è per questo che faccio ritratti filmati, perché non mi va giù che le persone spariscano. Ho il complesso della mummia, come direbbe André Bazin, il mio sogno è fare di ogni essere umano una mummia!

Ma Mila non è una mummia, sia chiaro, è una persona in pericolo, come tutti noi (un bambino appena nato è già abbastanza vecchio per morire – proverbio tedesco). E alcune persone sono più in pericolo di altre, e più sei in pericolo più sei vivente. Mila è viva come non mai, viva con la sua poliomelite, con i suoi polmoni sani come pesci ma che soffrono di “ristrettezza toracica” e la notte è costretta a respirare con una maschera.

Mila è viva con la sua allegria che nasce spontaneamente dalle difficoltà, mi ha raccontato che è stata 40 giorni in un polmone d’acciaio e la cura è stata un raffreddore, il medico ha detto: “Apriamo le finestre, se prende un raffreddore significa che il corpo reagisce e la mettiamo fuori da questo polmone d’acciaio”. E fu raffreddore, un “ecciù”  a salvarla. Incredibile a dirsi ma è proprio così.

La vita è incredibile, per questo è così affascinante, e gli esseri umani sono gli interpreti della vita, e questo è ancora più affascinante, ognuno di noi recita su un palcoscenico unico e irripetibile, ognuno di noi vive il miracolo di avere un punto di vista, una visione del mondo personale, bisogna lottare contro chi vuole appiattire le nostre differenze, contro chi vuole massificare e omologare, bisogna lottare per la vita, sempre. E Mila è una lottatrice, un’attrice che lotta. Ricky Farina è stato il suo regista per un giorno in quel di Siena e questo è il film.

AFORISMA DEL GIORNO

Le illusioni sono tutte puttane, non avete idea di quante
me ne sia fatte.

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