Invece di rispondermi sui finanziatori della sua campagna elettorale e sulla Fondazione Kairos, Alessandra Moretti ieri ha deciso di concedere un’intervista al Corriere del Veneto. Qui potete leggerla nella sua interezza.
Non posso però esimermi dal fare alcune considerazioni e sottoporle altre domande, visto che il giornalista non gliele fa e le sue risposte sono – ancora – insufficienti.
1) Innanzitutto la Moretti ammette: la Kairos è “la mia fondazione”. Finalmente! Resta da capire perché allora non risulti né tra i fondatori, né come presidente, né tra i consiglieri, come avviene in tutte le altre fondazioni politiche. E come mai il suo nome non era mai neanche citato nel sito della fondazione – ora scomparso –, dove si faceva riferimento solo a obiettivi generici (confermati nell’intervista) come “promuovere, supportare e conoscere la realtà economica italiana e veneta, coltivare una consapevolezza civica e il ricambio generazionale”? Perché non compare direttamente se è la “sua fondazione”? Anche questa è trasparenza – e correttezza – nei confronti dei cittadini, che magari sono interessati al progetto e hanno donato soldi alla fondazione.
2) Se, come lei dice nell’intervista, la Kairos nasce appunto con quegli intenti e “non ha scopi elettorali”, come mai “ha sostenuto la raccolta fondi e le spese per la campagna elettorale fino al 27 marzo 2015” (ma le donazioni, lo ripeto, sono proseguite anche dopo)? Se non sono scopi elettorali questi…
3) Come mai, a parte questa raccolta di soldi per la sua campagna elettorale, non c’è traccia di iniziative, convegni, tavole rotonde… organizzati dalla Kairos appunto “per promuovere, supportare e conoscere la realtà economica italiana e veneta, coltivare una consapevolezza civica e il ricambio generazionale”?
4) Infine, ci rassicura che la fondazione “Non è stata affatto chiusa. Al momento esiste, in futuro vedremo”. Vedremo anche noi. Ma io le chiedevo anche – e soprattutto – del sito, quello attraverso cui i cittadini potevano conoscere la Kairos e le sue attività (finora inesistenti a parte la sua campagna elettorale), fare donazioni, e che prometteva: “La Fondazione assicurerà trasparenza mediante pubblicazione del bilancio sul proprio sito web fondazionekairos.it, evidenziando la destinazione dei contributi e dei finanziamenti ottenuti”. Perché è scomparso e, con lui, anche tutte queste preziose informazioni?
Cara Moretti, a queste domande non ha ancora risposto. Inutile che se la prenda con Zaia il quale – dice alla fine dell’intervista – non risponde alle domande dei giornalisti. Lei fa altrettanto. Da europarlamentare aveva “l’agenda infarcita di appuntamenti con i lobbisti”: per loro il tempo lo trovava, perchè per me e – ben più importanti – per i cittadini che vogliono trasparenza invece no? Non me ne voglia, ma ne va della sua credibilità: non vorrei mai che pensassero che il “metodo innovativo” di finanziamento della sua campagna elettorale fosse in realtà il classico “prendi i soldi e scappa”…
Un cordiale saluto.