Appuntamento per il 2019. E’ questa la data prevista per l’uscita della iCar, l’automobile elettrica di Apple. La fonte è il Wall Street Journal secondo il quale la società ha impiegato oltre un anno per verificare la fattibilità del progetto incontrando anche i funzionari del Dipartimento per i veicoli a motore della California.
”Cerchiamo sempre nuove strade da percorrere, ma poi decidiamo di mettere le nostre energie solo in alcune di queste” ha detto Tim Cook al The Late Show with Stephen Colbert e liquidando con un “no comment” le voci sulla iCar.

Nel frattempo, però, deve avere parere positivo su Titan, il nome del progetto della Apple car, visto che ha dato l’ok per triplicare il team già al lavoro che già conta seicento persone. In più, qualche mese fa, il Guardian aveva rivelato che la società era in cerca di un’area nella baia di San Francisco dove svolgere i primi test. L’area individuata sarebbe la Go mention station di Concord in California, una ex base navale di oltre otto milioni di metri quadri riciclata in sede di test per veicoli autonomi, in grado di garantire la massima segretezza dei lavori.

A Cupertino hanno anche assunto esperti di driverless car come Doug Betts, che proveniva da Fiat Chrysler, e Paul Frugale, un altro ricercatore specializzato nei veicoli autonomi, anche se la prima auto elettrica che uscirà con il brand della Mela difficilmente sarà totalmente autonoma. Il veicolo senza guidatore è infatti un progetto a lunga scadenza che vedrà alcune tappe di avvicinamento.

La decisione di Cook è comunque un segnale di quanto Apple creda nella possibilità di diventare un player dell’industria automobilistica dove avrà modo di applicare la sua expertise nelle batterie, sensori e l’integrazione fra hardware e software. Ancora non è chiaro, però, chi possa essere il partner industriale che aiuterà la Mela. Se la taiwanese Foxconn la affianca per la produzione degli iPhone chi sarà il nome per l’automotive? In luglio una visita di Cook a uno stabilimento tedesco di Bmw aveva sollevato qualche voce su una possibile partnership. Da allora, però, nulla è trapelato e questo non pare proprio il momento adatto per annunciare un accordo con un’industria automobilistica tedesca.

Per molti analisti la data del 2019 sembra troppo ravvicinata. Anche perché nel linguaggio Apple “ship date” non significa necessariamente che quel giorno il prodotto sarà pronto per i consumatori, ma anche il momento in cui gli ingegneri danno l’ok per l’avvio della produzione. Inoltre Apple non è l’unico big a lavorare sulla auto elettrica. Altri nomi dell’automotive come General Motors, Chevrolet, Audi e Porsche ci stanno lavorando da anni. Possibile che la Mela riesca di arrivare prima?

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