Il progetto, sostenuto tra gli altri da Paolo Rossi e Moni Ovadia, ha l'obiettivo di mostrare le fasi della realizzazione di un progetto artistico: "Il diario di bordo di una nave creativa che parte quotidianamente dalle colline umbre, solca i mari del web e approda nei teatri"
Alla Libera Università di Alcatraz, il “villaggio” umbro ideato da Jacopo Fo, da 33 anni si incontrano artisti di ogni genere, ricercatori ecologisti, insegnanti di tecniche per il benessere psicofisico e comicoterapeuti. Tra la piscina, il ristorante biologico recensito da Slow Food e la natura hanno preso forma progetti di ogni tipo: spettacoli, album, video clip, flash mob, performance. Ora, per raccontare come tutto questo accade, nasce il canale Alcatraz Tv.
L’intenzione dei promotori è “dare la parola a chi crea e a chi viene qui per imparare, guardando come si fa e spesso dando il proprio contributo ‘non professionale’ ma pieno di passione. Vogliamo creare uno spazio televisivo che sia il diario di bordo di una nave creativa che parte quotidianamente dalle colline umbre, solca i mari del web e approda nei teatri e nelle piazze in costante collegamento con altri natanti fantastici che veleggiano nel resto del mondo“.
Mostrare a tutti, insomma, come nasce un’opera, le discussioni che seguono, i tentativi di realizzazione: il backstage, dalla partenza al debutto. Questo progetto televisivo, raccontano, “potrebbe diventare uno strumento formidabile di promozione di spettacoli, libri, dvd ed altri materiali. Permetterebbe di costruire una rete di pagine web capace di raggiungere alcuni milioni di utenti e di unire diversi spazi e produttori, oggi dispersi e scollegati, in una sorta di sindacato. Questa rete potrebbe essere molto appetibile per gli sponsor e potrebbe dare vita a eventi altrimenti difficili da gestire”.
Ad Alcatraz “l’unica fede assoluta è quella nel valore della biodiversità animale vegetale e culturale, è uno dei pochi posti dove si riesce a far dialogare associazioni ecologiste e imprese, Pd e 5 Stelle, cristiani, musulmani e persone di fede ebraica. Facilitiamo l’immaginazione offrendo cibo sublime, boschi a perdita d’occhio e attività volte al benessere psicofisico, con un semplice approccio pratico, svuotando da misticismi e speculazioni carismatiche antiche tecniche orientali e integrandole con moderne discipline volte al benessere del corpo e della mente.”, dicono i responsabili.
La Libera Università di Alcatraz ha già una community con 800mila contatti al mese, costruita attraverso una ventina di siti web e una decina di pagine Facebook, una rete di mailing list che raggiunge 1 milione e 700 mila persone e la presenza con alcuni blog sul Fatto Quotidiano come quelli di Dario Fo, Jacopo Fo, Michele Dotti e Franco Bassi.
Anche il progetto televisivo di Alcatraz Tv ha già raccolto molte adesioni: partendo da Dario Fo per arrivare a Stefano Benni, passando per Paolo Rossi, Simone Cristicchi, Carlo Petrini, Piotta, Moni Ovadia, Il Terzo Segreto di Satira, i Modena City Ramblers e molti altri. L’approvazione è arrivata anche dai registi Cosimo Damiano Damato, Francesco Cordio, Stefano Florio e Iacopo Patierno.