Secondo il pm Raffaele Guariniello, il documento di valutazione del rischio per i lavoratori sarebbe incompleto. L'azienda, che ha 90 giorni per risolvere le criticità, risponde: "La contestazione si può estinguere con l'adempimento alla prescrizione e il pagamento di un’ammenda"
L’ad di Poste Italiane, Francesco Caio, è indagato per violazione delle leggi sulla sicurezza sul lavoro dalla procura di Torino. Secondo il pm Raffaele Guariniello il documento di valutazione del rischio per i lavoratori sarebbe incompleto. Le mancanze sarebbero emerse da un sopralluogo compiuto in un ufficio postale a Rivoli. Caio avrebbe quindi violato il decreto legislativo 81 del 2008. L’ente adesso avrà 90 giorni per risolvere le criticità del documento, ritenuto troppo generico su rischi strutturali e sul cosiddetto “stress da lavoro correlato”.
Poste italiane in una nota precisa che ” in questi casi, la contestazione si può estinguere con l’adempimento alla prescrizione e il pagamento di un’ammenda”. Il gruppo dovrebbe approdare in Borsa a ottobre ma in questi giorni la Consob ha notificato alcuni rilievi sul prospetto di collocamento presentato in agosto.