Pace fatta, o quasi, all’interno del gruppo Alleanza Liberalpopolare per le Autonomie (Ala) tra il fondatore Denis Verdini e il senatore Domenico Auricchio, dopo lo scherzo telefonico subito da quest’ultimo dove, pensando di parlare con Berlusconi, aveva giurato fedeltà all’ex Cavaliere, che aveva appena abbandonato per passare al gruppo di Verdini. Eppure, sia Auricchio che Verdini, ospiti a Salerno della Festa nazionale di Scelta Civica, preferiscono non rilasciare dichiarazioni, né sull’episodio né sulle accuse di Alessandro Di Battista (M5S) circa la migrazione di alcuni senatori di Forza Italia verso i verdiniani e il sostegno alla maggioranza di Renzi. L’unico che commenta la leadership di Berlusconi è il senatore verdiniano Vincenzo D’Anna. “Berlusconi è come la Regina Elisabetta, cioè senza eredi – spiega D’anna – e porterà con se nella tomba Forza Italia e tutta l’eredità politica che ha contribuito a costruire”. Sulla stessa linea anche il Senatore Denis Verdini che, dal palco della Festa, spiega che in assenza di un leader nel centrodestra è meglio frammentare per poi unire: “Bisogna continuare questa disgregazione dei poli”
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