Ordini di custodia cautelare, eseguiti dalla Finanza, per due impiegati del Settore manutenzione, l'ex dirigente di Palazzo Marino Luigi Mario Grillone e il titolare di un'azienda edilizia. Perquisizioni anche nella sede Aler. Dodici gli indagati, contestata l'associazione a delinquere. Uno degli impiegati di palazzo Marino accusato di andare "in luoghi di meretricio" durante l'orario di lavoro. Palazzo Marino: "Dirigente allontanato nel 2011"
Due dipendenti del Comune di Milano, un ex dirigente dell’amministrazione e il titolare di una società edile sono stati arrestati nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Giulia Perrotti e dal pm Luca Poniz e condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza. Sono stati eseguiti sequestri di documenti presso gli uffici comunali e l’Aler, azienda lombarda di edilizia residenziale che si occupa degli alloggi popolari. Le accuse sono di associazione per delinquere e corruzione negli appalti per l’edilizia popolare e per quella scolastica.
In un comunicato stampa, il procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati spiega che è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Alfonsa Maria Ferraro nei confronti dei quattro indagati per fatti commessi a Milano tra il 2005 e l’ottobre 2012. Sono stati arrestati Luigi Mario Grillone “nella sua qualità di ex dirigente del Comune di Milano e nell’attuale di procacciatore di contatti di affari per aziende private nonché di socio occulto della società ‘Professione Edilizia Srl'”; Marco Volpi “nella sua qualità di titolare della società ‘Professione Edilizia Srl'”. In carcere sono finiti anche Giuseppe Amoroso “nella qualità di dipendente del Comune di Milano, appartenente all’ufficio settore manutenzione e di socio occulto della società ‘Professione Edilizia Srl'”; Angelo Russo “nella qualità di dipendente del Comune di Milano” anche lui appartenente all’ufficio settore manutenzione e ritenuto “socio occulto della società ‘Professione Edilizia Srl'”.
“I DIPENDENTI COMUNALI SOCI OCCULTI DELLA SOCIETA’ APPALTANTE”. Nell’ambito dell’operazione sono stati eseguiti sequestri di documenti presso il Comune di Milano, l’Aler e “presso due società, nonché decreti di perquisizione nei luoghi riconducibili ad altri dodici indagati“, accusati a vario titolo di corruzione e turbativa d’asta. Avvisi di garanzia sono stati notificati anche a due società, la Cm Consorzio Milanese Scarl e la Professione Edilizia Srl, indagate per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.
Volpi sarebbe riuscito a ottenere appalti pubblici in ambito edile attraverso gare truccate grazie alla collaborazione dei due dipendenti del Comune e dell’ex dirigente ritenuti soci occulti della sua società. I reati sarebbero stati commessi tra il 2005 e l’ottobre 2012 e, dunque, durante le amministrazioni de sindaci Letizia Moratti e Giuliano Pisapia. All’imprenditore, oltre all’accusa di associazione per delinquere e corruzione, vengono contestati anche i reati di turbativa d’asta e falso. Ai due dipendenti del Comune, Giuseppe Amoroso e Angelo Russo, viene contestata anche l’accusa di truffa. L’ex dirigente Luigi Mario Grillone è stato arrestato per associazione per delinquere e corruzione, accuse contestate anche agli altri tre indagati. E’ anche accusato di aver incassato mazzette per sbloccare crediti che un altro imprenditore aveva nei confronti della Romeo, società che lavorava per conto di Aler.
“ASSENTE DAL LAVORO PER ANDARE IN LUOGHI DI MERETRICIO”. Giuseppe Amoroso, uno dei due dipendenti del Comune arrestati, è accusato anche di truffa perché si sarebbe assentato “durante l’orario di lavoro” per andare anche in “luoghi di meretricio in appartamenti privati”, scrive il gip Ferraro nell’ordinanza. Amoroso e l’altro dipendente, Angelo Russo, sarebbero andati in orario di lavoro anche in “locali” di Corso Como, zona della movida. A un collega che gli diceva “vabbé ma se torni in ufficio però fatti vedere”, Amoroso avrebbe risposto: “Proprio per una scappata, giusto per …”. E’ con questa “sfrontatezza” e “naturalezza”, come scrive il gip, che i due arrestati parlavano al telefono del loro costante ‘assenteismò dal luogo di lavoro.
In un’intercettazione del 31 ottobre 2012, ad esempio, Amoroso diceva a Volpi, imprenditore arrestato, che doveva “tornare comunque in ufficio”. E Volpi ironicamente: “Ah, perché lavori anche! Ah, bella vita che fai!”. E il dipendente comunale: “Ogni tanto… sai… mi danno per disperso, però ogni tanto mi chiamano e mi dicono ‘Oh, ma dove cazzo sei finito!”. In un’altra telefonata lo stesso Amoroso dava suggerimenti a Russo su come timbrare il cartellino per poter andarsene prima: “Se tu hai finito prima timbri pure prima, dipende quando hai finito vai, quando finisci timbri e poi ci raggiungi”.
PISAPIA: “HO REVOCATO IL DIRIGENTE ARRESTATO APPENA ELETTO”. Il Comune di Milano precisa che il dirigente Grillone non è stato confermato nel suo incarico nel 2011 ed è quindi stato “allontanato”. Palazzo Marino ha precisato che “il suo incarico, presso il Settore Edilizia Residenziale Pubblica nell’ambito della Direzione Centrale Tecnica era stato deliberato nel 2003 e nel 2006. Anche gli altri due arrestati, dipendenti dell’Amministrazione, hanno lavorato nell’ambito della Direzione Centrale Tecnica”. Il Comune “esprime piena fiducia nell’azione della magistratura e annuncia sin da ora che, in qualità di parte offesa, in caso di richiesta di rinvio a giudizio si costituirà parte civile sia per i danni patrimoniali che di immagine”. Il sindaco Giuliano Pisapia ha precisato: “Ho revocato e allontanato l’ex dirigente del comune che era stata assunta dalla precedente amministrazione quindici giorni dopo il mio arrivo a palazzo Marino” si è difeso. “Tra i quindicimila dipendenti di Palazzo Marino qualche mela marcia c’è. Dopo cinque anni posso dire però che la gran parte sono persone oneste che lavorano nell’interesse della comunità”.