Il presidente dell'organizzazione l'ha annunciato per la prima volta pubblicamente: "Molte di loro non sono né collaboratrici né testimoni, chiedono solo una mano"
“Lo affermo pubblicamente per la prima volta: stiamo aiutando e nascondendo decine di donne che ci hanno chiesto una mano per scappare e lasciare la loro terra perché non vogliono che i loro figli crescano nella cultura mafiosa“. Lo ha detto don Luigi Ciotti a “Bel tempo si spera” su Tv2000.
Il presidente di Libera ha parlato delle “grandi protagoniste di queste storie”, donne e soprattutto mamme, “che per amore dei loro figli stanno dicendo basta e stanno chiedendo aiuto, molte non sono né collaboratrici né testimoni ma stanno chiedendo una mano”.
Don Ciotti ha lanciato anche un appello alla politica: “Abbiamo chiesto di avviare un nuovo meccanismo legislativo che consenta anche a chi non è in grado di collaborare di vivere una vita in sicurezza. Il consenso c’è ma bisogna accelerare i tempi. E’ necessario poter cambiare i dati anagrafici dei bambini al fine di permettere loro di andare a scuola. La lotta alla mafia significa lavoro e istruzione prima di tutto”.
“Stiamo facendo miracoli – ha concluso don Ciotti – grazie alla collaborazione dei presidi delle scuole e alcuni sindaci. Che bello sentire il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pronunciare ai ragazzi la frase ‘la scuola è vostra’”.