Nell'ambito di un'operazione dei carabinieri di Torre del Greco (25 persone arrestate) sono emersi i particolari della gestione a conduzione familiare all'interno del giro di droga fornita dai clan Gionta e Falanga e smistata tra il napoletano e i luoghi di mare del Cilento
Padre spacciatore, madre spacciatrice, e quattro figli di cui tre minorenni (uno appena di 13 anni) a scuola dei genitori per imparare i trucchi del mestiere e come mettere al riparo la ‘roba’ dai controlli degli sbirri. E’ l’azienda a gestione familiare raccontata dalle intercettazioni ambientali di un’inchiesta della compagnia dei carabinieri di Torre del Greco. Nelle carte di 25 arresti disposti dal Gip di Napoli Egle Pilla su richiesta della Dda – pm Maria Di Mauro, aggiunto Filippo Beatrice – per un giro di cocaina ed erba fornita dai clan Gionta e Falanga, e smistata tra il napoletano e i luoghi di mare del Cilento, spuntano nuove storie di baby pusher, di una gioventù bruciata dai disvalori inculcati in famiglia. Tra cui un ragazzino di 13 anni, utilizzato per occultare i panetti.
E’ il giorno in cui il ministro Alfano annuncia al Comitato per la sicurezza che i delitti in provincia di Napoli sono in diminuzione del 6,3 per cento. Quando scattano le manette sono trascorse meno di 24 ore dall’appello del Capo dello Stato Sergio Mattarella ai giovani di Napoli: “Studiate, dite no alla camorra e alle droghe”. C’è chi invece studia altro. E ha nel padre e nella madre i cattivi maestri. Ecco una delle ‘lezioni’ registrate dal microfono degli investigatori: “A chi papà, a chi devo domandare”? Il padre suggerisce: “Quell’amico suo che tiene quelle plance di fumo a 200 euro, deve domandare se ne tiene un paio ancora. Me ne serve una di 100 euro che gliela dò a Raffaele se è buona”. Altra lezione dei genitori a un figlio: come proteggere la droga dalle incursioni delle forze dell’ordine. “Ora che ti sei spogliato, vai a prendere quei ‘due cosi’ da sopra al comodino… vedi dove li devi mettere, nelle mollette, non fare rumore, non aprire a nessuno, chiuditi bene, e prima di aprire la porta, vedi sempre da dentro all’occhio magico, se è una cosa butta dentro al cesso!”.
Una famiglia unita: ecco ora padre, madre e due figli in auto per andare a rifornire gli spacciatori del Cilento. Il padre detta le istruzioni al figlio: “Mettiti una ‘plancetta di fumo’ addosso, toglilo da vicino. Non li dividere… Uno nella tasca di qua e l’altro nella tasca di là, altrimenti fa peso da una sola parte…”. Famiglia unita: uno dei ragazzi porta droga ai genitori sotto al tunnel di un imbocco autostradale di Torre Annunziata: “La sigaretta l’hai presa?” gli chiedono? “Sta qui dentro”. Fatta la consegna: “Vai a prendere tuo fratello, la nonna sta aspettando, fai presto”.