E’ riuscito a entrare armato di coltello e a bordo di un Suv, sulla pista dell’aeroporto “John Fitzgerald Kennedy” di New York, poco dopo il decollo dell’aereo che riportava Papa Francesco in Italia. L’autore del gesto è un ex vigile del fuoco di nome Christopher Canella, di 39 anni. Agli inquirenti ha spiegato che voleva incontrare il pontefice e di voler “cambiare il mondo”.

Il suo tentativo, però, è andato a vuoto. L’uomo, che è riuscito a eludere i controlli grazie a un distintivo dei vigili del fuoco, si è diretto verso il corteo del presidente del Turkmenistan credendo che fosse quello del papa. Prima di essere fermato e arrestato dagli agenti, ha provato a seguire quello del premier Matteo Renzi.

Durante l’interrogatorio, dopo aver rotto una sedia ha minacciato un agente urlando: “Posso veramente farti male con questa”. Ora è in carcere con una cauzione di 500mila dollari . Il 13 ottobre si terrà la prima udienza del processo dove dovrà rispondere delle accuse di possesso di armi non autorizzato e di marijuana e violazione di domicilio.

Il suo avvocato sostiene che Cannella non aveva intenzione minacciose nei confronti del papa: “Ritengo che avrebbe voluto consegnarli un messaggio, sperando in una preghiera o in un’udienza“. Sempre secondo il suo legale, l’uomo – che è sposato e padre di due figli – starebbe passando un periodo di stress a causa della recente morte di un nipote di sei anni e di un infortunio all’anca che lo ha costretto a interrompere la carriera nei vigili del fuoco.

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