In agosto la disoccupazione è calata per il secondo mese consecutivo. Ma non per i giovani: nella fascia 15-24 anni il tasso (destagionalizzato, quindi il periodo estivo non c’entra) è tornato ad aumentare, pur attestandosi su un livello di 2,3 punti più basso rispetto all’agosto 2014. Gli occupati, poi, aumentano soprattutto grazie al segno più davanti ai contratti a termine, a dispetto degli sgravi fiscali per le assunzioni a tempo indeterminato. A comunicarlo è l‘Istat, secondo cui il tasso generale, il mese scorso, è sceso all’11,9% dal 12% di luglio: è il valore più basso da febbraio 2013. Per gli under 24 però è stato del 40,7% contro 40,4% del mese prima. Nell’agosto 2014 i valori erano, rispettivamente, al 12,6 e al 43%. L’inversione di rotta del tasso di disoccupazione giovanile segue il calo record registrato a luglio, quando era diminuito di 2,5 punti rispetto a giugno toccano il valore più basso da due anni.

Nei dodici mesi la disoccupazione complessiva è diminuita del 5%: in pratica ci sono 162mila persone in meno in cerca di lavoro. L’occupazione, al contrario, è salita dell’1,5%, con 325mila persone in più occupate. Nel corso del mese di agosto il numero degli occupati è salito di 69mila unità arrivando a quota 22.566.000. L’aumento dei posti di lavoro su base mensile, precisa l’istituto statistico, è determinato dai lavoratori dipendenti (+70mila), ma in prevalenza si tratta di contratti a termine, che sono 45mila in più rispetto al mese precedente (+1,9%) a fronte di 25mila nuovi dipendenti “permanenti” (+0,2%).

Nonostante questo il premier Matteo Renzi scrive su Facebook: “I dati Istat certificano che il Jobs Act funziona. In un anno abbiamo recuperato 325mila posti di lavoro, agosto su agosto. La disoccupazione che era quasi al 14% all’inizio dell’azione del Governo, adesso è sotto il 12%. Le riforme danno frutti, l’Italia riparte”.

Tra gli under 25 i disoccupati sono 631mila, 13mila in più rispetto al mese precedente (+2,1%). Per effetto di una riduzione del tasso di inattività, però, aumentano al tempo stesso anche gli occupati 15-24enni: 0,8% rispetto a luglio, pari a 7mila ragazzi.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Privacy e Jobs Act: dove stanno le reali novità?

next
Articolo Successivo

Jobs Act: il contrasto all’evasione ‘a costo zero’

next