Fiat Chrysler è di nuovo nel mirino delle autorità americane per “mancanze” rispetto agli obblighi stabiliti dalle norme sulla sicurezza stradale. E rischia un’altra multa dopo quella da 105 milioni di dollari ricevuta a luglio. A rivelarlo, nei giorni in cui i riflettori della stampa americana ed europea sono puntati sullo scandalo Volkswagen, è stato il Wall Street Journal. Secondo cui è stato lo stesso gruppo guidato da Sergio Marchionne ad avvertire l’autorità per la sicurezza stradale americana, la Nhtsa, di “apparenti discrepanze” nella comunicazione di alcuni reclami. In pratica, i rapporti obbligatori sugli incidenti in cui siano state coinvolte macchine della (ex) casa torinese e che abbiano causato morti e feriti sono stati di meno rispetto al numero dei casi.
Fca ha fatto sapere che “prende seriamente questo problema e continuerà a cooperare con la Nhtsa per risolverlo e assicurarsi che non si ripeta”. Secondo la stampa Usa, la Nhtsa dal canto suo considera questa “una significativa mancanza nel centrare le responsabilità di sicurezza” ed è pronta ad assumere un’”azione appropriata” dopo aver raccolto ulteriori informazioni. Il gruppo, che proprio in questi giorni si prepara a quotare a Wall Street il 10% di Ferrari, due mesi fa è stato sanzionato negli Stati Uniti per mancanze nei richiami di veicoli difettosi. Ed è proprio nell’ambito degli accertamenti scattati dopo il patteggiamento di luglio che sono state scoperte queste anomalie, legate, stando ai primi accertamenti, al sistema di early warning per la comunicazione dei dati di Fca. Che ora rischia una nuova sanzione.

 

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