Hanno patteggiato condanne a 1 anni e 6 mesi e 2 anni e 4 mesi per bancarotta fraudolenta Giorgio Camilletti e Lauro Capisani, rispettivamente ex presidente e ex vicepresidente di Cmr, la coop rossa di Filo d’Argenta fallita nel 2011. La cooperativa di costruzioni della provincia di Ferrara, al momento del crac, aveva un rosso di 100 milioni di euro. Condannati anche i due imprenditori che avevano scelto il processo in abbreviato: 5 mesi e 10 giorni, convertiti in 40mila euro di pena pecuniaria, per Piero Cecchini di Idrotermica ed Estate Immobiliare, un anno e 4 mesi per Attilio Gardelli, di Generali Investimenti, chiamati a rispondere di bancarotta preferenziale per aver accettato di essere favoriti nel pagamento di crediti verso Cmr, violando così la par condicio tra i creditori.
La sentenza del gup Piera Tassoni è arrivata dopo tre anni di inchiesta e due di udienze. Altri 8 imputati sono stati rinviati a giudizio al 20 gennaio prossimo. Si tratta di Pier Bruno Caravita, ex direttore generale di Cmr, e degli imprenditori Paolo Conforti, presidente Gruppo Nettuno, Carlo Fossati, ritenuto dal pm Nicola Proto un prestanome per Conforti, Maria Giulia Scozzoli, di Marina Estate, Gianni Fabbri, presidente Ecis coop, Romolo Rago di Edilglobo, Sabato Nocerino, di Vega coop, e Natalina Perri, di Nuova Edil.
La Cooperativa muratori riuniti di Filo di Argenta era nata da una costola di un’altra grande coop rossa fallita, la Coopcostruttori, e in pochi anni era arrivata a un organico di oltre 400 dipendenti.