Il fondatore di Emergency è il primo italiano a vincere il premio Right Livelihood Award, conferito dal Parlamento svedese: "Il nostro traguardo è bandire la guerra dalla storia e alimentare la cultura del rispetto dei diritti umani"
Gino Strada sarà il primo italiano a ricevere il Right Livelihood Award, più comunemente chiamato il “Premio Nobel alternativo”. Nato nel 1980 e presentato ogni anno al Parlamento svedese, il premio ha l’obiettivo di “onorare e sostenere coloro che offrono risposte pratiche ed esemplari alle maggiori sfide del nostro tempo”.
L’annuncio della vittoria del fondatore di Emergency è stato dato oggi, 1 ottobre, al Centro per la stampa internazionale dell’Ufficio degli Affari esteri a Stoccolma. Strada è stato premiato “per la sua grande umanità e la sua capacità di offrire assistenza medica e chirurgica di eccellenza alle vittime della guerra e dell’ingiustizia, continuando a denunciare senza paura le cause della guerra”.
“Ricevere il Right Livelihood Award è un onore e una grande emozione – ha detto il chirurgo – Oltre vent’anni fa Emergency è stata fondata per offrire cure gratuite a chi soffre le conseguenze della guerra e della povertà. In questi anni siamo stati a fianco delle vittime e ci siamo opposti alla guerra e alla sua logica di sopraffazione. Abbiamo costruito ospedali, e abbiamo combattuto perché chiunque avesse diritto a essere curato. Abbiamo assistito oltre 6 milioni di persone senza nessuna discriminazione, nella convinzione che essere curati sia un diritto umano fondamentale”.
“Oggi, nel mondo, la diseguaglianza tra pochi ricchi e moltissimi poveri è aumentata e la Terza guerra mondiale è già cominciata – ha continuato Strada – Altri morti, altri feriti, altra sofferenza. Con Emergency continuiamo a lavorare, in Iraq, in Afghanistan e in alcuni dei Paesi più disastrati del pianeta, ma non possiamo rimanere inermi di fronte a questa mattanza indiscriminata. L’umanità ha fatto progressi straordinari in molti campi, dalla tecnologia alla medicina; ora è il momento che si impegni per un traguardo irrinunciabile: bandire la guerra dalla storia“.
“E’ il momento di lavorare a favore delle generazioni future, di seminare, anche nella consapevolezza che non saremo noi a vedere i frutti – ha concluso il fondatore di Emergency – Dobbiamo alimentare una cultura diversa, fondata sull’uguaglianza e il rispetto dei diritti umani: l’alternativa è la barbarie che abbiamo davanti e alla quale non possiamo arrenderci“.
Le proposte di candidati quest’anno sono state 128, provenienti da 53 paesi. Insieme a Gino Strada verranno premiati Sheila Watt-Cloutier, Canada, per la difesa dell’Artico e Kasha Jacqueline Nabagesera, Uganda, per la difesa dei diritti delle persone Lgbti. Il Premio onorario andrà a Tony de Brum e al popolo delle isole Marshall per il loro impegno contro il nucleare.