L’udienza di merito viene fissata per il 23 settembre ma cinque giorni prima l’amministrazione della Soprintendenza, a sorpresa, consegna i file Excel con estrazione del log di sistema riferito all’arco temporale delle operazioni di gara, ma priva dei codici di decriptazione. Così i giudici nominano un commissario ad acta per l’esecuzione integrale dell’ordine di esibizione e l’udienza di merito viene rimandata a novembre.

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Problema: il 31 dicembre scade il finanziamento europeo, se l’appalto non viene contrattualizzato il finanziamento collegato è perso. Così, tra la verifica della piena legittimità dell’affidamento e il rischio di arrivare “lunghi”, vince la seconda. “Il Tar non ha sospeso l’affidamento”, spiegano agli uffici del generale Nistri che proprio in questi giorni si stanno procedendo a contrattualizzare lo stesso il vincitore. “Se aspettassimo, rischieremmo il definanziamento dell’intervento e quindi di andare noi incontro a conseguenze gravi. La missione della stazione appaltante è di evitare la perdita dei fondi. E siccome siamo proprio alla fine, avremmo difficoltà serissime a fare altrimenti”.

E se il tribunale stabilisce nel frattempo che altri erano realmente legittimati a eseguire quelle attività?  “Se sono ancora in corso liquideremo l’impresa per quelli che ha eseguito fino a questo momento e dirotteremo i lavori residui sull’altra. Ma confidiamo che possano terminare come da cronoprogramma, e cioè prima della sentenza”. L’urgenza altera così le priorità. Perché se devi Nutrire l’Impero  l’importante, prima di tutto, è appaltare.

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