Si parte il 4 ottobre con Il Respiro di troppo – cronaca epistolare di giorni difficili, per seguire i percorsi beffardi e tortuosi di una famiglia allargata e si prosegue nella programmazione con la storia vera di Lilli, atleta olimpica della Germania Est talmente imbottita di ormoni dai suoi allenatori da vincere molte medaglie, ma con l'effetto collaterale di subire una trasformazione in un uomo
L’Italia non è un paese per giovani. Tanto meno per giovani creativi e ancor di meno per i giovani creativi che vogliono parlare di attualità, immigrazione, amore e sesso, guerre o famiglie allargate. Capita così che ad Albano Laziale, vicino Roma, uno spettacolo teatrale venga interrotto da un gruppo di preti e seminaristi perché giudicato blasfemo. La colpa? Non è aver attaccato la Chiesa, ma semplicemente parlare della deificazione delle nuove tecnologie, di quanto peso e spazio abbiano occupato nella nostra vita quotidiana.
Allora, per ridare spazio e pubblico per la prima volta a questo spettacolo, Il Mercante di monologhi, e ad altri attori emergenti italiani, il circolo Arci Ohibò di Milano inaugura la nuova stagione teatrale domenica 4 ottobre (gli spettacoli sono in calendario ogni domenica sera fino al 10 aprile 2016, qui il programma completo). Sotto la direzione artistica di Donato Mazzarella, alcuni spettacoli sono stati selezionati anche dall’ultima edizione di IT, festival teatrale di artisti indipendenti che vogliono portare le proprie produzioni in giro per l’Italia, anche se spesso le porte dei teatri istituzionali restano chiuse per loro.
Si parte col primo spettacolo Il Respiro di troppo – cronaca epistolare di giorni difficili, per seguire i percorsi beffardi e tortuosi di una famiglia allargata e si prosegue nella programmazione con la storia vera di Lilli, atleta olimpica della Germania Est talmente imbottita di ormoni dai suoi allenatori da vincere molte medaglie, ma con l’effetto collaterale di subire una trasformazione in un uomo, l’Heiner di Lilli/Heiner Intra-muros. Se poi il teatro è tradizionalmente un luogo dove descrivere con ironia la realtà, l’Ohibò ha deciso di spaziare fino a raccontare l’amore e i sentimenti dei giovani ai tempi della televisione e di Miss Italia, attraverso gli occhi di manager spietati, maniaci superdotati e artisti misantropi in Sesso, droga e Rock ‘and’ roll.
Ogni spettacolo sarò preceduto dall’Aperetrò, un aperitivo in stile anni 20-30, con musica swing suonata dal vivo tutte le domeniche con una diversa band, dove tutto riprodurrà le atmosfere sfavillanti della Belle Epoque dagli abiti ai cocktail proposti.