“Verdini non è il mostro di Lochness come dice Renzi? Infatti ha ragione, il mostro di Lochness è una leggenda, lui è invece un interlocutore reale. E’ l’indicatore dello spostamento del Pd verso i poteri forti: il problema non è Verdini ma le scelte di Renzi”. Lo afferma Stefano Fassina (fuoriscito dal Pd lo scorso giugno) a margine di un convegno economico su “Un piano B per l’Italia” alla Link Campus University di Roma. Il deputato condanna il degrado raggiunto in Senato con i gesti spinti dell’onorevole Lucio Barani, appartenente al gruppo guidato da Denis Verdini. “Un’offesa ai padri costituenti, uno spettacolo indegno”, afferma. “Ho i brividi”, gli fa eco Alfredo D’Attorre (deputato della minoranza Pd) che aggiunge: “Ci siamo venduti per un piatto di trippa? La minoranza dem non è un organizzazione, siamo deputati e senatori che fanno singole scelte, sulla Costituzione non c’è disciplina di partito che tenga. Figuriamoci di corrente. Il Pd di un tempo avrebbe provato imbarazzo per un Verdini partner delle riforme, è il segno dello snaturamento del partito. “Ogni elettore del Pd – spiega Giorgio Sorial del M5S – dovrebbe riflettere se questo è il partito che ha votato, il programma e i compagni d’avventura scelti, sono i padri costituenti della volgarità e dell’inettitudine”
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