I magistrati sono i dipendenti pubblici che vantano le retribuzioni più alte, con un reddito annuale medio di 142.653 euro. All’estremo opposto ci sono gli insegnanti con 29.468 euro. I dati, rielaborati dall’AdnKronos, arrivano dall’annuario statistico della Ragioneria generale dello Stato, e mostrano come gli stipendi complessivi dei giudici nel 2013 siano aumentati dello 0,6% rispetto all’anno precedente, mentre quelli degli impiegati nel comparto della scuola si sono ridotti dello 0,3%. L’assegno degli insegnanti, quindi, è meno di un quarto rispetto a quello dei magistrati.
Il valore medio della retribuzione complessiva nel pubblico impiego nel 2013 è di 34.505 e rispetto a due anni prima risulta inferiore dell’1,4%. Il taglio generalizzato non ha però toccato i primi classificati, le toghe, che anzi nello stesso periodo hanno visto crescere il proprio reddito dell’8,6%. Secondi in classifica, ma a distanza, si posizionano i prefetti con 91.184 euro, seguiti dai diplomatici con 88.492 euro. Rispetto all’anno precedente chi ha scelto la carriera prefettizia registra però una riduzione dell’1,5%, mentre per quella diplomatica il calo è stato del 4,4%. Buste paga giù del 2,4% per chi ha scelto la carriera penitenziaria: nel 2013 il reddito dei dirigenti del comparto è sceso a 79.549 euro. Retribuzioni molto elevate vanno anche al personale delle autorità indipendenti, con 83.062 euro di media.
Sul fronte opposto della classifica, gli insegnanti sono in compagnia dei dipendenti delle regioni e autonomie locali (29.626 euro) e dei dipendenti ministeriali (29.899 euro). Rispetto all’anno precedente non si registrano variazioni per i primi, mentre per il secondo gruppo c’è un leggero aumento (+0,7%). Nel comparto scuola e formazione non mancano le differenze: i dipendenti degli istituti di formazione artistico musicale ricevono un compenso superiore rispetto ai colleghi delle scuole (36.043 euro) e delle università, dove il reddito medio è di 43.221 euro.
Situazione analoga si verifica anche per i dipendenti delle regioni a statuto speciale, che hanno ricevuto un assegno di 35.338 euro, più sostanzioso rispetto ai colleghi delle regioni a statuto ordinario. Ma la differenza più rilevante è quella che riguarda i dipendenti della presidenza del Consiglio, che rispetto ai funzionari dei ministeri guadagnano quasi il doppio (57.688 euro).
Notevoli differenze di retribuzione si possono osservare anche nel comparto della difesa, con i vigili del fuoco che ricevono un compenso di 31.620 euro, mentre i corpi di polizia arrivano a 38.095 euro e le forze armate a 38.804 euro. Stessa situazione si verifica negli enti, con i dipendenti degli enti pubblici economici che percepiscono 30.890 euro, quelli degli enti non economici arrivano a 41.636 euro e negli enti di ricerca 40.847. Quanto agli ispettori del fisco nel 2013 hanno ricevuto uno stipendio annuo di 37.340 euro. La retribuzione dei dipendenti del servizio sanitario nazionale è stata in media di 38.589 euro.