Antonella Penati oggi è impegnata su due fronti: il primo è il ricorso alla Corte di Strasburgo (ne parlerà lei stessa al convegno) perché si chiariscano quali debbano essere, in Italia, le responsabilità delle istituzioni per tutelare i bambini oggetto di minacce da parte di un genitore. Il secondo è mantenere alta l’attenzione sui protocolli e le procedure da seguire nei casi di violenza familiare quando ci sono dei bambini ostaggio di situazioni a rischio. Il caso di Federico Barakat deve far riflettere tutti gli operatori del servizio sociale, magistrati, forze dell’ordine, educatori perché si prenda coscienza del fatto che Federico non è stato ucciso per una fatalità ed evitare che in futuro altri bambini o bambine siano esposti allo stesso rischio.
Io ci sarò come relatrice e porterò l’esperienza dei centri anti-violenza parlando delle connessioni che esistono tra femminicidio e filicidio e delle lacune che devono essere colmate affinché le istituzioni rispondano adeguatamente al problema della violenza contro le donne proteggendo anche i loro figli.
Interverranno gli avvocati Federico Sinicato e Bruno Nascimbene che hanno fatto il ricorso alla Corte di Strasburgo, ed esperti in tema di diritti dei minori. Sarà presente la giornalista Cristina Obber in qualità di moderatrice.