Il compagno di squadra nonché rivale del Dottore per il titolo ha assicurato che non ci saranno problemi in Giappone. Ma giocoforza non sarà al massimo della condizione, al pari di Marquez, operato alla mano. Risultato: al Twin ring pronostici rivoluzionati
“Chiariamolo subito: la mia spalla sta bene. A Motegi scenderò in pista, senza grossi problemi”. Il tweet di Jorge Lorenzo non è di quelli che passano inosservati. Specie se a scriverlo è il pilota che si sta giocando il titolo mondiale con Valentino Rossi, a una manciata di giorni dal gran premio del Giappone. Che è proprio quello in cui Jorge è decisamente favorito rispetto all’italiano, e dove il maiorchino vorrebbe recuperare buona parte di quei 14 punti che lo dividono da Rossi.
We are already in Dubai and now boarding to Narita. For the people who ask, the shoulder is ok. I will ride in Motegi with no big problems.
— Jorge Lorenzo (@lorenzo99) 4 Ottobre 2015
L’infortunio è avvenuto sabato scorso, mentre Lorenzo si stava allenando con le minibike. Secondo i media spagnoli, si tratterebbe di una lussazione con stiramento di primo grado al legamento della spalla sinistra. La stessa che si era fratturato gravemente due anni fa, prima ad Assen e poi al Sachsenring. E che già nel 2013, a causa dei punti persi per quella doppia frattura della clavicola, gli costò il titolo mondiale. Che fu poi vinto dal rookie Marc Marquez, con quattro punti di vantaggio sul connazionale. L’entourage del pilota ha assicurato al sito spagnolo Motocuatro.com che “l’infortunio non è grave, in Giappone Lorenzo scenderà sicuramente in pista”. Anche perché questa volta non ha la minima intenzione di farsi sfilare dalle mani il quinto titolo mondiale. Infatti, proprio mentre twittava quelle poche rassicuranti parole, il maiorchino era già a Dubai. Con un tutore preventivo, direzione Aeroporto internazionale di Narita (cioè Tokio). La sua presenza in pista nel weekend non è in dubbio. Ma questo infortunio potrebbe cambiare lo scenario proprio all’alba del trittico Motegi – Phillip Island – Sepang, decisivo per l’assegnazione del titolo a lui o a Valentino. Perché nelle prossime tre settimane la carovana della MotoGp passerà dal Giappone all’Australia e poi subito in Malesia, senza settimane di sosta per riprendere fiato e forma fisica.
Gracias al Dr. Mir y a todos los que me dais vuestro apoyo. / Thanks to Dr. Mir and all people support me. :) pic.twitter.com/Bbo4uyb9IB
— Marc Márquez (@marcmarquez93) 1 Ottobre 2015
Intanto, non hanno evidenziato lesioni gli esami eseguiti da Jorge in una clinica di Barcellona. La stessa città dove mercoledì scorso il dottor Xavier Mir ha operato Marc Marquez, che era caduto il giorno precedente mentre si allenava con la bicicletta, a Cervera, insieme al fratello Alex. Per lui, frattura al mignolo della mano sinistra e intervento riuscito. Insomma, i due spagnoli – favoritissimi sulla pista di Motegi – in Giappone ci saranno, ma la loro condizione non sarà certo al 100%.
Un’occasione da sfruttare per Valentino Rossi, che non ama il Twin ring. E per i piloti Ducati, che potrebbero approfittare della condizione non ottimale dei due spagnoli per cercare di tornare sul podio. Ma attenzione: anche Valentino è caduto, durante gli ultimi test Michelin ad Aragon, riportando una forte abrasione al gomito destro. Le prove libere, questa volta, saranno più che mai fondamentali, per capire come stanno realmente i due spagnoli e quanta autonomia avranno in prospettiva della gara. Una gara che sembrava già scritta, e che invece è ancora tutta da correre. Con l’aiuto della Clinica mobile.
Twitter: @fraberlu