Carissimo Gigi, carissima Anna,
in tutto il mondo ma in Campania ancora di più sta accadendo una cosa assolutamente contro natura: lo sviluppo del cancro in età sempre più giovanile. In particolare per il cancro della mammella, grazie agli studi anche del nostro Prof. Antonio Giordano, si sta evidenziando non solo un deciso, eccessivo, incremento di tale cancro, sempre più etiopatogeneticamente collegato ad un inquinamento ambientale diffuso specie da plastiche, ma soprattutto, ed in modo assolutamente contro natura, questo incremento riguarda le donne giovani, ben al di sotto della fascia di età dei 40 anni, soglia oltre la quale si devono fare le campagne di screening (prevenzione secondaria) con richiesta di adesione di tutta la platea femminile.

Negli ultimi anni, un numero sempre maggiore di donne giovanissime, specie da noi in Campania, e specie in Terra dei Fuochi, sviluppa un cancro al seno, di norma più aggressivo e di maggiore difficoltà di cura di quello “normale” che si sviluppa dopo i 40 anni.

Noi al Pascale di Napoli, siamo il primo Istituto oncologico per adulti in Italia che ha dovuto aprire una ludoteca non per i propri bambini ammalati ma per i figli dei nostri giovanissimi e giovanissime pazienti ammalati in corso di chemioterapia, e il primo Istituto in Europa che ha dovuto aprire una lista di prenotazione a parte per le donne con cancro alla mammella al di sotto dei 40 anni.

Oggi più di una donna su 7 sviluppa il cancro al seno, del tutto contro natura, ben prima dei 40 anni in Italia: in Terra dei Fuochi ormai anche di più.
E’ quindi importante lanciare dei messaggi e fare prevenzione ma questa deve essere innanzitutto prevenzione primaria, cioè rivolta innanzitutto a ridurre l’uso delle plastiche in qualunque situazione non solo lavorativa ma anche del vivere civile, e solo dopo deve essere di prevenzione secondaria, con l’invito a fare diagnosi precoce specie per le giovani donne, oggi ovviamente (e secondo natura) al di fuori di qualunque campagna di screening per il cancro della mammella, ma purtroppo, e specie da noi in Terra dei Fuochi, a rischio.

Noi medici quindi, per fare corretta informazione e lanciare corrette campagne di prevenzione, sia primaria che secondaria, dovremmo innanzitutto sottolineare questo incremento del tutto contro natura, ed ancora neanche minimamente contrastato, di aumento oltre ogni misura del cancro della mammella nelle donne giovani, ma non lo facciamo, preferendo lanciare a voi, generosi e famosi musicisti ma privi di qualunque corretta informazione sia sul cancro che su Terra dei Fuochi, campagne pubblicitarie in cui si invita a fare diagnosi precoce, cioè visite private ed esami strumentali, guardandoci bene dal lanciare i dovuti allarmi (non allarmismi!) su questa situazione gravissima che si sta sviluppando in tutto il mondo, in Campania e in Terra dei Fuochi ancora di più a causa del nostro totale disimpegno, come medici, di corretta informazione/formazione del popolo in prevenzione primaria.

Le vostre “disavventure” in Terra dei Fuochi nascono però da una corretta formazione/informazione che noi specialisti medici dell’ambiente e tossicologi ed oncologi stiamo facendo da anni, ma che ancora non vi ha visto tra i nostri “allievi”, per formare e rendere attento un intero popolo non sulle pummarole (che escono “pulite” pure sopra i rifiuti tossici tombati in profondità) ma sui rifiuti industriali smaltiti illegalmente perché prodotti in regime di evasione fiscale e sull’eccesso del cancro al seno legato allo scorretto uso e smaltimento anche delle plastiche come giusto pochi giorni fa abbiamo relazionato all’importante convegno della Polieco (l’azienda che si occupa di riciclo corretto delle plastiche per oltre 5mila aziende italiane) ad Ischia, formulando precise proposte anche legislative a soluzione.

Gigi d'Alessio

Il popolo in Campania ormai è molto più correttamente formato e informato di quanto siete stati informati correttamente voi, indotti a scorrette ed ingannevoli campagne di pubblicità. Ad esempio, mio caro Gigi, tu vuoi “spegnere” Terra dei Fuochi non già, come necessario, aiutando ad emergere il lavoro nero ed in schiavitù delle nostre industrie in Campania, ma comprando ambulanze e ristrutturando Pronto Soccorso con bottiglie di plastica. Se il vostro obiettivo si limita a raccogliere solo centomila euro, occorrerebbe comprare, e quindi correttamente smaltire, non meno di due milioni di bottiglie di plastica.

Se vi ponete come obiettivo un più congruo milione di euro, allora mio caro Gigi, occorrerebbero non meno di due miliardi di bottiglie di plastica, rispetto agli oltre sei miliardi di bottiglie di plastica che già ogni anno produciamo, consumiamo e smaltiamo scorrettamente in gran parte, contribuendo così anche alla diffusione contro natura ed in modo cosi eccessivo del cancro della mammella. Pertanto, una campagna corretta per favorire la prevenzione secondaria del cancro della mammella in Italia da parte di noi medici, e soprattutto da noi in Terra dei Fuochi, dovrebbe essere la seguente: “Figlia mia ti chiedo perdono per la mia ignavia che ti lascia questa eredità: devi fare prevenzione anche alla tua età!”.

Per quanto riguarda voi, che anche io amo per il bono divino che avete ricevuto per la musica e la voce, lasciate perdere ed interrompete immediatamente le pubblicità ingannevoli che vogliono spegnere Terra dei Fuochi con le bottiglie di plastica e che vogliono favorire la prevenzione secondaria del cancro della mammella col sorriso della ipocrisia e della malizia sfruttando con pose sexy assolutamente fuori contesto il corpo meraviglioso di una giovane e bella madre, oscurando la tragica necessità cui oggi siamo tutti obbligati di fare prevenzione secondaria ben al di sotto della soglia dei 40 anni.

E’ una tragedia vera, una sconfitta vera per noi medici di cui Dio ci chiederà conto. E poiché noi medici lo comprendiamo benissimo, credo sia anche per evitare questo ineluttabile Giudizio oltre la morte che qualcuno di noi, quelli più famosi, spera e si augura che Dio non esista!

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Alluvione Costa Azzurra, come si governa (meglio?) l’acqua e il territorio

next
Articolo Successivo

Dissesto idrogeologico, pronti 400 progetti per colline e montagne. Ma i soldi ci sono solo per le città

next