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Israele, tre attacchi con il coltello in poche ore. Netanyahu: “Ondata di terrorismo”

A Gerusalemme una 18enne palestinese ha accoltellato due persone, prima di essere ferita gravemente. Nel Negev un uomo è stato freddato dopo aver pugnalato un militare. Stessa sorte per il terzo assalitore, entrato in azione a Petach Tikva. Il premier ha cancellato la visita in Germania in programma per giovedì

Ancora una giornata di violenze in Israele. Una ragazza palestinese di 18 anni ha pugnalato due passanti alla Porta dei Leoni, a Gerusalemme. Per reazione uno dei due, un uomo di 36 anni, le ha sparato, ferendola in modo grave. Poche ore dopo nel Negev, l’esercito israeliano ha ucciso un palestinese che aveva provato ad accoltellare un soldato. Il terzo episodio a Petach Tikva, dove un uomo è stato ucciso dopo aver ferito con un’arma da taglio un ebreo ortodosso di 25 anni.

Nel Paese la tensione non accenna ad abbassarsi: solo pochi giorni fa, il 3 ottobre, un uomo di origine palestinesi ha ferito a morte due persone ed è poi stato ucciso dalla polizia. Il 5 ottobre, invece, sono morti due giovani palestinesi, uccisi durante degli scontri con l’esercito israeliano nel nord della Cisgiordania.

“Siamo nel pieno di un’ondata di terrorismo – ha detto il premier Benjamin Netanyahu – la prima cosa da fare per sconfiggerlo è mostrare freddezza e forza di resistenza, a livello nazionale e personale”.  Il capo del governo ha inoltre cancellato la visita in Germania in programma per giovedì.

 

Nell’episodio di Gerusalemme, secondo la polizia, la presunta attentatrice ha assalito alle spalle i due passanti e ha poi provato a scappare, ma è stata bloccata da alcuni agenti. La palestinese, residente nel quartiere di Gerusalemme est Sur Baher, è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale. Dei due israeliani, solo quello che ha sparato è stato ricoverato ma le sue condizioni non sembrano gravi. L’altra persona colpita, una donna, è invece rimasta ferita in modo superficiale.

In tutta la città vecchia sono state adottate misure di sicurezza straordinarie: alla spianata delle Moschee sono state fatti evacuare tutte gli israeliani presenti ed è stata sbarrata la porta di Damasco, uno degli accessi principali alla città. E centinaia di agenti presidiano tutte le strade.

Nel sud del paese, invece, a Kiryat Gat, secondo quanto riporta la polizia israeliana, il palestinese ha pugnalato un militare, gli ha rubato l’arma e si è barricato in un edificio residenziale. Il ragazzo è stato poi ucciso dai colpi sparati dalla polizia. Il soldato, invece, è rimasto ferito in modo lieve alla testa ed è stato medicato in ospedale.

Il terzo episodio è avvenuto a Petach Tikva: un palestinese armato di coltello ha tentato di accoltellare un ebreo ortodosso di 25 anni: colpito al petto, il giovane non è in condizioni gravi. Il sospetto aggressore, un palestinese di Hebron secondo quanto reso noto dalla polizia, è stato sopraffatto dalle forze di sicurezza e catturato.

La tensione è alta anche in Cisgiordania. Secondo fonti mediche palestinesi, sono 700 i feriti  e 40 gli arrestati dopo gli scontri con le forze di sicurezza israeliani. In condizioni gravi un 18enne di Betlemme. I palestinesi hanno inoltre denunciato irruzioni e danneggiamenti nelle loro case.