“In un mese guadagno tra i 1200 e i 1300 euro, ma lavoro per otto mesi l’anno e neppure tutti i giorni. Su questa cifra non pago le tasse, ma non dipende da me. Per questo chiediamo alla politica: regolarizzateci, aiutateci a pagare le tasse”. Lo rivela in una intervista esclusiva un centurione romano ai microfoni di Ecg Regione, su Radio Cusano Campus. L’uomo, in anonimato, ha accettato di rispondere alle domande dei conduttori Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, svelando retroscena e verità di questo dibattuto cosmo capitolino, balzato recentemente agli onori delle cronache dopo un servizio di una tv romena. “Ho visto quel filmato” – afferma il centurione – “io non opero al Colosseo, ma nei pressi di un altro monumento. Quello è un gesto inqualificabile e da condannare. Quei signori hanno sbagliato e nei loro confronti devono essere presi dei provvedimenti seri, perché noi rappresentiamo l’immagine di Roma e dei romani”. Poi si sfoga: “Quei tizi vanno puniti, le forze dell’ordine facciano controlli: noi siamo in 30, tra questi ci sono 4-5 pregiudicati, con tanto di nome e cognome, che si comportano male, sono sempre gli stessi e infangano l’immagine di una intera categoria. Non è giusto generalizzare”. L’uomo spiega dettagliatamente una sua giornata lavorativa tipo e i relativi guadagni: “Quello che percepisco dipende dalla giornata. Non essendo questo un mestiere regolarizzato dal Comune, non abbiamo il potere di allontanare chi si comporta male e si macchia di atteggiamenti inqualificabili. Sabella ha ragione ad essere stufo, i politici fanno bene ad essere arrabbiati, hanno ragione. Io sono il primo ad essere stufo”. E rivela: “La gente mi guarda male, alcuni mi sussurrano cose brutte, altri mi chiedono di alzare il gonnellino. I centurioni molestano le turiste? Per esperienza personale posso assicurare che è il contrario. Posso giurare che da quando faccio questo lavoro è capitato più a me che mi abbiano messo la mano sotto al gonnellino che il contrario. La turista a cui mettono le mani sul sedere e rimane allibita non esiste. La turista se le metti una mano sul sedere e non vuole ti dà una cinquina”. Nel finale, una breve rassegna dei turisti più generosi e spilorci: “Il nostro lavoro si basa sulla psicologia del turista. I più tirchi sono i francesi, da loro non ho mai ricevuto un euro, anche quando gli ho fatto fare 20 foto. I più generosi, invece, sono gli americani, seguiti dai cinesi”
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