Se il capolavoro di Sorrentino Le conseguenze dell’amore avesse un sequel, una puntata andrebbe dedicata a mons. Charamsa. Dopo una carriera da ultraconservatore – docente presso il Pontificio Ateneo “Regina Apostolorum”, retto dai legionari di Cristo e segretario aggiunto della Commissione teologica internazionale – mons. Charamsa scopre l’amore dichiara la propria identità omosessuale e denuncia l'”omofobia paranoica” della chiesa facendosi licenziare dal papa che aveva detto “Chi sono io per giudicare un gay?”.