Il presidente del consiglio Matteo Renzi è arrivato al Museo Enzo Ferrari di Modena per partecipare alla tavola rotonda organizzata dal Bdt, una banca d’affari di Chicago che ha come clienti esclusivamente ricche famiglie imprenditoriali. All’incontro partecipavano anche l’amministratore delegato di FCA, Sergio Marchionne e il presidente John Elkann. Il premier e gli altri invitati tuttavia sono entrati al museo dall’ingresso posteriore, evitando quello principale dove c’erano una cinquantina di operai che da ore partecipavano al sit-in di protesta organizzato dalla Fiom. Quando si è saputo che Renzi era già entrato dal retro sono partiti i fischi e i cori contro di lui. “Non si è neanche degnato di passare davanti a un corteo pacifico di lavoratori che vogliono portare alla sua attenzione un problema vero che c’è in questo Paese”, spiega Cesare Pizzolla, segretario dei metalmeccanici Cgil di Modena. “Lui dice che nel Paese non c’è la protesta”, dice Simone Selmi, anche lui al presidio. “Ed evitandola ovviamente non la vede” di David Marceddu