Ultime settimane di apertura all’Expo di Milano. Con affluenza record, soprattutto nei fine settimana. Tra biglietti omaggio, sconti e contagiosa voglia di esserci, le code ai cancelli si allungano. E per dare uno sguardo ai padiglioni più ambiti si rischia di stare in fila dalle quattro alle otto ore. In tali condizioni i contenuti risultano assai poco fruibili, ma per molti l’importante è non perdere l’appuntamento con il grande evento di massa che, dopo un inizio faticoso, da metà estate ha iniziato a suscitare un forte richiamo. Tra i visitatori in fila si alternano curiosità e delusione, a tratti prende il sopravvento la stanchezza. E’ una sorta di luna park troppo affollato, dicono i critici. Ma i più entusiasti (e i più sfiniti dalle code) propongono addirittura di prorogare la manifestazione di qualche mese, “almeno fino a fine anno”, per consentire a tutti di assistervi con calma. Difficile che la proposta venga accolta, certo darebbe tempo a chi – con un ritardo organizzativo anch’esso da record – non ha ancora deciso cosa fare dell’area espositiva una volta che l’evento avrà chiuso i battenti video di Franz Baraggino e Piero Ricca
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