Cinema

Hail, Caesar!, il primo trailer del nuovo film dei fratelli Coen: citazioni cinematografiche, cast stellare e una trama che promette scintille

L’ambientazione è quella della Capitale Pictures, un fantomatico studio hollywoodiano anni '50 con tutto il viavai da backlot fatto di set, star, comparse, ciakkisti e roulotte d’ordinanza. Eddie Mannix, il sempiterno coeniano Josh Brolin, è a capo della produzione suddetta ma soprattutto svolge il ruolo di Mister Wolf della Capitale, colui che viene definito un “fixer”, uno che sistema i problemi più annosi e bizzarri della produzione, che mantiene pulita la reputazione dell’azienda e che tiene le star lontane dalle polemiche e dal gossip

di Davide Turrini
Hail, Caesar!, il primo trailer del nuovo film dei fratelli Coen: citazioni cinematografiche, cast stellare e una trama che promette scintille

Di sicuro ci si divertirà un mondo. Il primo trailer di Hail, Caesar!, il nuovo film diretto dai fratelli Joel ed Ethan Coen, spiega finalmente parecchie cose sul cast stellare ingaggiato e sul divertente plot che prende sempre più corpo. Intanto l’ambientazione è quella della Capitale Pictures, un fantomatico studio hollywoodiano anni ’50 con tutto il viavai da backlot fatto di set, star, comparse, ciakkisti e roulotte d’ordinanza. Eddie Mannix, il sempiterno coeniano Josh Brolin, è a capo della produzione suddetta ma soprattutto svolge il ruolo di Mister Wolf della Capitale, colui che viene definito un “fixer”, uno che sistema i problemi più annosi e bizzarri della produzione, che mantiene pulita la reputazione dell’azienda e che tiene le star lontane dalle polemiche e dal gossip.

Mannix si deve occupare della temporanea scomparsa dell’attore Baird Whitlock, la laccata star del kolossal in costumi da antica Roma Hail Caesar, a Tale of Christ’s Life!. Inizialmente il “fixer” crede che Whitlock si sia ubriacato e stia superando la sbronza da qualche parte. Di fronte alla lettera firmata da un gruppo che si autodefinisce “The Future” (qui la gag sugli sceneggiatori da Blacklist dell’evo maccartista è sottile ma di sicuro impatto comico) e che ha rapito l’attore deve fare i conti con una richiesta di riscatto di 100mila dollari. Un incipit noir, con tanto di valigette cariche di dollari, ombre sinistre e luci fioche, per innescare il primo di uno dei tanti sottotesti dei quali il film sembra essere innervato. Perché non è soltanto l’amatissimo Clooney con capello corto e schiacciato sulla fronte modello dottor Ross in ER, che tra l’altro ripete la gag del pulirsi gli incisivi con un dito proprio come in Intolerable Cruelty (2003), a partecipare ad un film corale come Hail, Caesar!.

Il set pullula di star e ad ognuna sembra essere affidata una traccia da seguire per comporre il puzzle dell’eterogeneo, colorato e folle mondo del cinema hollywoodiano versione Joel&Ethan prima che venisse spazzato via dalle produzioni tv. C’è la più coeniana dei Coen, Frances McDormand, moglie di Joel, nel ruolo di una imbruttita montatrice della Capitale; c’è Ralph Fiennes nella parte del regista Laurence Lorenz che con foulard al collo, sguardo dolente e giacchetta a quadretti sembra proprio Laurence Olivier; c’è Cristopher Lambert nella misteriosa parte di un latin lover; ma soprattutto i due attori che deve seguire comunque Mannix: Scarlett Johansson a rifare Esther Williams dentro e fuori le piscine e un Channing Tatum marinaretto che ricorda Gene Kelly. Hail, Caesar! sarà un film nel film, zeppo di momenti coreografici, con il tono del racconto che ondeggia tra la commedia nera e il glamour di un mondo del cinema ritratto da Roger Deakins in cromatismi identici a decine di titoli “classici” del grande schermo che ci sembra di aver visto da sempre. “Musicalmente è un film complicato”, ha spiegato il fedele compositore Carter Burwell, di cui si sente nel trailer un motivetto parecchio movimentato. “Vedrete che i temi che ho scritto per il film Hail, Caesar! si incrociano continuamente con i temi musicali dei film ripresi nel film”. Il 17esimo film dei Coen sarà in sala il 5 febbraio negli Stati Uniti e il 18 in Italia, presumibilmente pronto per aprire la Berlinale 2016.

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