Dal forum economico di Mosca, il leader del Cremlino ha fatto sapere di aver proposto un incontro con gli Stati Uniti per risolvere la crisi, ma finora non ha ricevuto nessuna risposta
“Credo che alcuni nostri partner semplicemente abbiano il cervello in pappa”. E’ la critica sferzante che Vladimir Putin ha lanciato agli Stati Uniti, colpevoli – a suo avviso – di non condividere con Mosca informazioni d’intelligence sulla Siria. “Questo non è un gioco”, attacca il presidente russo durante il forum economico “Russia calling” di Mosca.
“Abbiamo chiesto (agli Usa, ndr) di darci gli obiettivi che loro considerano al 100% di terroristi. Ma la loro risposta è stata: no, non siamo pronti. Poi abbiamo pensato e fatto un’altra domanda: potreste dirci dove non dobbiamo bombardare? Non c’è stata alcuna risposta”, aggiunge il leader del Cremlino che ha fatto sapere di aver proposto agli Usa “un incontro ad alto livello politico e militare a Mosca” sulla questione siriana. La Russia è pronta a “mandare una grande delegazione a Washington” con a capo il premier Dmitri Medvedev. Ma “finora”, dice Putin, non c’è stata nessuna reazione.