È lo chef più noto e pagato della tv, conduce svariati programmi di cucina, è l’alfiere dei cooking show, è responsabile delle cucine di alcuni tra i ristoranti più prestigiosi al mondo, ma evidentemente Gordon Ramsay ha ancora tempo libero per dedicarsi alle sue passioni. Una tra queste è la sfiancante IronMan, manifestazione sportiva che si svolge ogni anno alle Hawaii e che prevede 3,860 km a nuoto, 42,195 di maratona e 180,260 in bicicletta.
Nel 2014 Ramsay era riuscito a portare a termine l’impresa, quest’anno è andata decisamente peggio: lo chef scozzese ha accusato un malore, con ripetuti episodi di vomito, ma al momento di affrontare i 26 km di corsa, Ramsay ha gettato la spugna: disidratato, distrutto da una temperatura infernale di 49 gradi, lo chef stellato ha detto basta.
Immancabile, ovviamente, lo sfogo post-gara su Facebook: “Ciao ragazzi, quest’anno non ce l’ho fatta. Durante la tappa in bici ho vomitato molte volte e non ero più in grado di proseguire. Grazie allo staff medico dell’IronMan che mi ha assistito. Grazie ancora per il vostro supporto e congratulazioni a tutti i partecipanti di quest’anno. Tornerò!”.
Hi guys, didn’t happen this year. During my bike ride I threw up several times and wasn’t able to keep anything down,…
Posted by Gordon Ramsay on Domenica 11 ottobre 2015
Ma Ramsay non deve essere troppo severo con se stesso. L’IronMan è un’impresa titanica per uomini dalla resistenza fisica fuori dal comune, e già partecipare è roba non da poco. Forse gli anni che passano (lo chef ne ha quasi 49) cominciano a farsi sentire. Molto più comodo muoversi con il consueto piglio furioso tra le cucine di mezzo mondo, strigliando a dovere aspiranti cuochi e confusionari e imbranati proprietari di ristoranti di quart’ordine.