Disquisizione fluviale dell’opinionista Giampiero Mughini sul mondo dei porno e sul bizzarro cosmo degli “sugar dates”, moda importata dagli Usa, consistente in un vero e proprio rapporto commerciale con il quale uomini facoltosi (“sugar daddies”) pagano profumatamente giovani donne, spesso studentesse (“sugar babies”), in cambio della loro compagnia. Ospite de La Zanzara, su Radio24, il giornalista ammette di ricorrere all’autoerotismo quando guarda film porno: “Qualche volta mi sono spippettato, ci mancherebbe altro. Sono un essere normale, mica sono malato. Non penserete che quegli imbecilli che dicono che non lo hanno mai fatto dicano il vero. Non è possibile dire simili puttanate. Adesso con gli anni che passano gli ormoni si sono quasi addormentati, ma forse non completamente”. E tesse gli elogi di una nuova pornostar ventenne, Aidra Fox: “Lei lo fa con leggerezza, eleganza, intensità. E’ una verità. Le prostitute? In vita mia le ho avvicinate solo due volte. E’ stato tristissimo. A una a Pigalle, a Parigi, ho detto: ‘Guardi, lasciamo perdere’. Era la situazione meno erotica del mondo e io sono un cultore dell’erotismo”. Poi la sua scomunica sugli “sugar dates”, come già spiegato su Dagospia: “Le ‘sugar babies’ non sono altro che troie. ‘Troie’, nel mio ecosistema, è un termine assolutamente filosofico, non ha nulla di dispregiativo o di offensivo. Connota un modo di essere: dare compagnia a un uomo e altre cose a tassametro. Tutto questo a me fa vomitare e non perché io sia contro le troie, ma bisogna chiamarle con il loro nome. La parola ‘escort’ mi sembra troppo sussiegosa. Io preferisco andare al cinema da solo, a cena da solo, godermi da solo la partita, leggermi da solo un libro”. Mughini si rende protagonista di un serrato vis-à-vis con uno dei conduttori, Giuseppe Cruciani, rimarcando continuamente il suo disprezzo per questo nuovo trend: “So benissimo cosa sono gli ‘sugar dates’, non sono mica un minchione. Madonna mia, io all’idea che una mi sta accompagnando con il tassametro in funzione vomito. Mentre le stai versando il vino, che hai scelto tu, questa sta per dire che è buono perché l’hai pagata. Ma è da vomitare!”
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