"Sogno, per Pescara, un Ponte del Cielo", aveva detto il presidente della Regione Abruzzo. Un sogno da un milione di euro che si sta per avverare nonostante il dissesto finanziario del Comune. L'opera, a forma circolare, ha scatenato la fantasia dei cittadini: c'è chi lo vede come la piattaforma di lancio di uno Shuttle e chi come water
Ha sempre amato i Ponti. Il suo fiore all’occhiello quando era ancora sindaco di Pescara è stato il Ponte del mare, divenuto presto tra i simboli della città adriatica. Poi l’arresto, le indagini, la lenta riabilitazione, l’assoluzione nel processo su un giro di mazzette in Comune. Un’impasse durata anni in cui Luciano D’Alfonso ha trovato però il modo di lanciare una delle sue profezie autoavverantesi: “Sogno, per Pescara, un Ponte del Cielo”. E ora che è governatore dell’Abruzzo ha voluto tener fede al suo antico e trascendente anelito. A Pescara sta per essere edificato, infatti, il “Ponte del Cielo“. Costo dell’operazione un milione di euro, per un progetto criticato e già preso di mira dall’ironia del web. Promotore, proprio il presidente della Regione, che non è esattamente tipo da minimalismi, né linguistici né architettonici.
C’è però che il ponte, più che un ponte, è un pontile dalla bizzarra forma circolare. E che sembra una copia spiccicata dell'”Infinite Bridge” di Aarhus, in Danimarca. C’è che i suoi costi di manutenzione dovrà incollarseli il Comune di Pescara, che versa in uno stadio di dissesto finanziario certificato, tant’è che ha elevato al massimo tutte le tasse locali.
In tanti denunciano che sarebbero ben altre le priorità nella città di D’Annunzio: dalle strade dissestate al mare inquinato, dalla sicurezza al decoro urbano. A prescindere dalla sua utilità effettiva, il “Ponte del Cielo” potrebbe anche impedire l’accesso a una delle poche spiagge libere del luogo. E sorgerà dirimpetto alla “Fontana di Cascella”, che se fosse ancora in vita chissà come la prenderebbe.
Ai pescaresi, insomma, questa idea “celeste-dalfonsiana” non piace. Anzi, sta suscitando ilarità diffusa. Su Facebook si moltiplicano le parodie del ponte-cerchio del cielo. Un rendering sarcastico tira l’altro. C’è chi lo immagina come una base d’atterraggio degli Ufo (altro “must” del governatore Pd) e chi come il contorno di una colossale scatoletta di tonno. C’è chi lo vede come la piattaforma di lancio di uno Shuttle e chi come la tavola, circolare, di un water.