Secondo quanto scrive il pm Giovanni Polizzi nella richiesta di custodia cautelare, l'ex vicepresidente Fi della Regione Lombardia ed ex assessore alla Sanità si sarebbe speso per trovare posti di lavoro su diretto interesse dell'ex Cavaliere. Iniziati in mattinata gli interrogatori nel carcere di San Vittore
Mario Mantovani “su esplicita richiesta di Silvio Berlusconi” si spendeva per far assumere fedelissimi dell’ex Cavaliere: dal marito della parlamentare Deborah Bergamini (Giampaolo Rossi) alla prima moglie di Paolo Berlusconi (Mariella Bocciardo) fino al fratello del capogruppo Pdl in consiglio comunale a Milano (Richard Rizzi). Secondo quanto scrive il pm Giovanni Polizzi nella richiesta di custodia cautelare, l’ex vicepresidente Fi della Regione Lombardia ed ex assessore alla Sanità si sarebbe speso per trovare posti di lavoro su diretto interesse dell’ex Cavaliere. Mantovani è stato arrestato nei giorni scorsi per corruzione, concussione e turbativa d’asta nell’ambito dell’ennesima inchiesta che ha travolto il Pirellone.
La procura cita a proposito del “sistema Mantovani”, come riportato dall’agenzia Ansa, alcuni passaggi di un’informativa della Guardia di finanza in cui si elencano “casi indicativi dell’inclinazione a utilizzare il proprio ruolo pubblico” per collocare “presso strutture pubbliche, o sotto il controllo della mano pubblica, conoscenti di varia estrazione riconducibili alla sua area politica, che gli dimostrano perciò comprensibile gratitudine”. Fatti che, secondo gli investigatori, “pur borderline, non si ritengono penalmente rilevanti” perché non hanno portato a “corrispondenti ed immediati vantaggi per Mantovani”. In ogni caso, “per la loro natura e sistematicità, non possono che contribuire ad alimentare quel contesto, desolante sotto il profilo della costante violazione dei principi di correttezza, imparzialità e trasparenza da parte dei più elevati titolari di funzioni pubbliche, emerso dall’indagine”. Secondo un’altra informativa della Guardia di finanza Mantovani ha un patrimonio immobiliare di oltre 11,5 milioni di euro.
Su indicazione di Berlusconi Mantovani si sarebbe preso l’impegno di trovare un posto al marito di Bergamini e al fratello di Rizzi, anche per “ricompensare” il passaggio di quest’ultimo “già confluito, a seguito della scissione del Pdl, nella formazione politica Ncd, tra le fila della rinata Forza Italia“. Richard Rizzi “è stato effettivamente nominato il 13 maggio 2014 membro dei collegi sindacali di A2A e di Metropolitana Milanese”. A tale Francesco Maria Lombardi, invece “Mantovani provvede con un contratto a tempo indeterminato presso Aler Milano, intervenendo sulla relativa commissione di cui egli non fa parte”, oltre ad intercedere “presso Ferrovie Nord Milano per favorire l’assunzione della Bottini e di altri giovani, nonché alla ‘sistemazione definitiva’ di Mariella Bocciardo (prima moglie di Paolo Berlusconi ndr) nel consiglio del Policlinico di Milano”.
Intanto oggi sono cominciati nel carcere milanese di San Vittore gli interrogatori di garanzia nell’ambito dell’inchiesta che due giorni fa ha portato agli arresti, oltre che di Mantovani, del suo stretto collaboratore Giacomo Di Capua e del funzionario del Provveditorato alle Opere pubbliche per la Lombardia, Angelo Bianchi. Da quanto si è saputo, tutti e tre gli arrestati avrebbero intenzione di rispondere alle domande del giudice.