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Soborro, la parodia di Suburra: “La verità sta salendo a galla”. E Roma cerca di non far tornare Marino

di Andrea Tundo

“Andavamo a ristorante e me diceva che pagava lui”. “So pieno di scontrini, mo che me ne faccio?”. È un intreccio tra le dimissioni di Ignazio Marino, la possibilità che l’ex sindaco di Roma torni in Campidoglio (“Ha ancora venti giorni pe’ ripensacce”), la querelle con il pontefice (“Devi dirgli di lascia’ la residenza del Papa, so’ tre giorni che sta mbucato”) e Mafia Capitale (“Ignazio deve tornare e questa volta dovemo fa’ l’assessori”) la parodia di Suburra, il film di Stefano Sollima (uscito nelle sale mercoledì 14 ottobre) che racconta la Capitale tra politici corrotti e pontefici dimissionari. Ideato dagli Actual, che già avevano avuto successo con ‘Romanzo Quirinale, Sobboro (dal romanesco so’ boro, cioè sono coatto) è una divertente parodia sul momento ‘agitato’ di Roma

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