Si potrebbe chiamare effetto Marino che da Roma si allarga al resto d’Italia. Secondo il sondaggio di Ixè per Agorà si tratterebbe quasi di un travaso di voti: dal Pd al Movimento Cinque Stelle, con i partiti di centrodestra praticamente immobili. Il Partito democratico perde più di un punto in una settimana, il M5s ne prende più di uno. Non è scientifico, ma il sospetto è forte: il Pd è dato al 33,9, contro il 35,1 della scorsa settimana, mentre il bacino elettorale dei grillini sale dal 24,9 al 26 per cento.

Non basta, dunque, l’approvazione al Senato (e il successo politico) del ddl Boschi. Tutto, o quasi, come prima nel centrodestra, con la Lega Nord al 14,3%, (+0,3%) e Forza Italia stabile al 9,7%. Se si votasse oggi, l’affluenza sarebbe al 65,3% (10 punti in meno delle Politiche 2013). Tra gli altri partiti riuscirebbero a superare la soglia di sbarramento del 3 per cento per entrare in Parlamento Sel (4,1 per cento, -0,3), Area Popolare (Ncd più Udc, 3,4, più 0,2), mentre resterebbero sotto i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni (2,8%, 0,4). E l’effetto Marino sembra coinvolgere anche l’indice di gradimento per il presidente del Consiglio Matteo Renzi e per il governo che guida. In una settimana, secondo Ixè, il capo del governo passa dal 32% al 31% mentre il governo perde 2 punti (27%), tornando ai minimi storici registrati ad agosto.

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