Impegnata a favore dei migranti e responsabile dell'organizzazione per l'accoglienza dei rifugiati, Henriette Reker, 58 anni, è stata assalita con un coltello da un 44enne. Secondo i primi dati riportati dai media tedeschi, la 58enne sarebbe il nuovo primo cittadino
Henriette Reker, la candidata che ieri è stata vittima di un’aggressione xenofoba per il suo impegno a favore dei migranti, è stata eletta sindaco di Colonia imponendosi con un’ampia maggioranza, ottenendo secondo risultati preliminari il 51% dei voti.
Impegnata a favore dei migranti e responsabile dell’organizzazione per l’accoglienza dei rifugiati, la Reker, 58 anni, è stata assalita con un coltello da un 44enne che ha detto di aver agito spinto da motivazioni xenofobe. Secondo il settimanale ‘Der Spiegel’, l’uomo ha militato negli anni ’90 in un gruppo neonazista. L’aggressore è stato neutralizzato da un poliziotto in borghese e agli agenti ha subito urlato il suo odio per gli stranieri. Si sta valutando se l’uomo sia affetto da problemi mentali. Candidata alla carica di sindaco come indipendente ma appoggiata dal partito cristiano-democratico della cancelliera Angela Merkel e da altri due partiti. La cancelliera si è dichiarata scioccata dalla vicenda mentre il ministro dell’Interno tedesco Thomas de Maiziere ha definito l’attacco “terribile e vigliacco“.
L’aggressore, residente a Colonia, ha detto ai poliziotti di essere disoccupato da diversi anni. Il responsabile delle indagini per la polizia Norbert Wagner ha spiegato che l’obiettivo non è stato scelto a caso. “Voleva colpire proprio Reker e l’ha fatto perchè ce l’ha con gli stranieri”, ha detto Wagner aggiungendo che l’uomo sembra aver agito da solo e non avrebbe precedenti penali.
Aggressioni armate a personalità politiche in Germania accadono molto di rado. Ma due casi estremamente rilevanti non possono essere dimenticati. Nell’ottobre 1990 l’allora ministro dell’Interno Wolfgang Schaeuble fu ferito a colpi d’arma da fuoco da uno squilibrato mentre era in campagna elettorale e da allora è paralizzato. Pochi mesi prima, in aprile, una donna con problemi psichiatrici aveva accoltellato proprio a Colonia Oskar Lafontaine, che all’epoca era uno dei più importanti esponenti del partito socialdemocratico. Colpito alla gola, Lafontaine si salvò e tornò in campo nel giro di poche settimane.