“Non ci deve essere più un guru a dirvi cosa fare, dovete essere voi a decidere”. E’ Beppe Grillo ad aprire il secondo giorno di Italia 5 Stelle. Insieme al cofondatore del Movimento Gianroberto Casaleggio ha fatto il giro degli stand e salutato gli attivisti. Poi a sorpresa ha cominciato a parlare dal palco sotto il cielo grigio dell’Autodromo di Imola, anticipando il suo discorso forse per paura della pioggia. Solo ieri sera l’intervento politico era spettato a Casaleggio che ha annunciato la squadra di governo per le prossime elezioni sarà scelta dagli iscritti in rete. Oggi ha invece parlato dei tre punti che vorrebbe nel programma grillino: “La prima cosa da fare è eliminare la corruzione con l’onestà, mettere mano alla giustizia, eliminare la prescrizione, mettere persone oneste nelle amministrazioni”. Al suo fianco, dietro le quinte anche il figlio Davide: “Il risultato di Italia 5 Stelle? Siamo contenti”, ha detto a ilfattoquotidiano.it.
A metà pomeriggio è cominciato a piovere e il tempo ha scoraggiato molti degli attivisti nonostante ombrelli e impermeabili. Grillo è rimasto però fino a sera per chiudere la festa dal palco. Alle spalle i suoi parlamentari in fila: “Siete dei miracolati”, gli ha detto ridendo. E prima di ricominciare a cantare ha detto: “Disadattati di tutto il mondo unitevi per raggiungere il meglio”.
Grillo dal palco ha difeso quella che lui chiama “l’utopia”: “Se noi mettiamo l’onesto al governo, lui si comporta da onesto. E’ la rivoluzione che diceva Benedetto Croce. Chi ha mai votato il partito per un programma? Qui dobbiamo votare un senso alternativo del mondo”. Il comico ha poi paragonato il Movimento all’arca di Noè: “Ci hanno chiamato in tutti i modi, da demagoghi a populisti, ma noi siamo la vera grande arca di Noè. Siamo la salvezza. Pensate un attimo a Noè che costruiva l’arca con il bel tempo. Quanto devono averlo preso per il culo. Abbiamo un’utopia dentro: in fondo noi siamo dei disadattati. Abbiamo dei grossi complessi dentro e la nostra forza è non adattarsi mai e andare avanti”.
Grillo ha anche parlato del lavoro che deve “essere una scelta e non una imposizione”. “C’è il lavoro e poi la vita vera”. E poi rivolto al pubblico scherzando: “Cosa volete da me? Mi avete rovinato la vita”. E ha concluso: “Siamo il Movimento 5 Stelle e ci prenderemo questo Paese in una maniera meravigliosa”.
In mattinata Luigi Di Maio ha incontrato i sindaci grillini dopo che l’agorà dedicata agli eletti sul territorio in programma il primo giorno è saltata tra le polemiche. Si sono visti in un bar vicino all’Autodromo e il vicepresidente della Camera M5S ha ascoltato le loro esperienze. Il più critico ancora una volta Federico Pizzarotti che già nelle scorse ore aveva espresso perplessità sull’organizzazione dell’evento “un po’ dispersiva”: “Io sto tra le persone”, ha detto.