Il Fisco ce la sta mettendo tutta per sembrare più umano e a portata di contribuente. Tanto che in questi giorni ha spedito 220mila “inviti bonari” per sollecitare gli italiani a verificare la propria posizione e la presenza di eventuali anomalie nella presentazione del 730 precompilato, senza incorrere in controlli. Si tratta, in altre parole, di una prova del 9 di questa nuova dichiarazione dei redditi tutta improntata sulla tecnologia e sulla comunicazione che, tra falle e caos, ha però dimostrato da subito i vantaggi: ha permesso all’Agenzia delle Entrate di effettuare i controlli a tempo di record. E, quando sono emerse le prime magagne – con migliaia di contribuenti che percependo più redditi da lavoro dipendente o da pensione da diversi sostituti non hanno effettuato il conguaglio delle imposte o, addirittura, non hanno presentato la dichiarazione – il fisco ha tuttavia optato per il dialogo. Insomma, come se le Entrate con la lettera inviata dicessero al contribuente ‘io so che tu sai che io so’ che mi stai nascondendo qualcosa, ma voglio darti un’altra chance per regolarizzare tutto e restare amici.
Le lettere sono, quindi, l’ultima ciambella di salvataggio per i furbetti o i distratti che ora avranno più di due mesi di tempo per mettersi in regola e rimediare, pena l’avvio formale dei controlli. In particolare, entro martedì 29 dicembre (vale a dire nei 90 giorni successivi alla scadenza ordinaria del 30 settembre) tutti coloro che hanno ricevuto la lettera possono presentare il modello Unico Persone fisiche, beneficiando di una notevole riduzione delle sanzioni dovute per la dichiarazione tardiva e per non aver versato quanto eventualmente dovuto.
“Le anomalie evidenziate, spiega in una nota l’Agenzia delle Entrate – vengono normalmente riscontrate a distanza di anni dalla presentazione della dichiarazione, con l’applicazione di sanzioni e interessi in misura piena. Ora, grazie alla precompilata, è possibile individuarle in tempo reale e, ricevendo l’avviso preventivo, il cittadino può rimediare da solo tramite l’istituto del ravvedimento operoso, senza imbattersi mai nei controlli”.
Per avere maggiori informazioni e assistenza nella compilazione della dichiarazione, ci si può comunque rivolgere agli uffici territoriali (sul sito internet dell’Agenzia – nella sezione Contatta l’Agenzia > Assistenza fiscale > Uffici Entrate) o chiamare il Call center al numero 848.800.444 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17, e il sabato, dalle 9 alle 13, al costo della tariffa urbana a tempo.
Sempre a proposito di controlli, meglio anche ricordare che tutti i contribuenti che hanno scaricato il 730 precompilato accettandolo senza modifiche (anche se non erano indicate le spese sanitarie o quelle per le ristrutturazioni e risparmio energetico partite lo scorso anno e che andavano inserite appositamente), non sono stati sottoposti al controllo formale. Se ci si è avvalsi, invece, dell’assistenza fiscale i controlli formali saranno effettuati direttamente su Caf o professionisti che riceveranno anche le eventuali richieste di pagamento di imposta, sanzioni e interessi, salvo che il visto infedele sia stato indotto dalla condotta dolosa del contribuente. Mentre un’altra finestra per mettersi in regola con il Fisco, ed evitare di pagare le sanzioni, resterà aperta fino al 26 ottobre, per quanti si fossero accorti di aver dimenticato delle detrazioni o di aver commesso errori. La procedura è semplice: si può presentare un 730 integrativo oppure un Unico integrativo. La presentazione è, però, possibile esclusivamente presso un Caf o un professionista abilitato.