Marano di Napoli, città di sessantamila abitanti della Provincia di Napoli, è molto spesso sinonimo di camorra. Legata a doppio filo ai corleonesi, è uno dei più importanti centri del potere mafioso del sud Italia. A differenza della vicina Scampia che è sempre sotto i riflettori, a Marano non si spaccia e si spara (relativamente) poco.

In quest’apparente tranquillità si decidono le strategie di alcuni tra i più potenti clan camorristici e mafiosi.

In questo contesto nel 1998 nasce una delle esperienze più straordinarie di media education del territorio nazionale, il “Marano Ragazzi Spot Festival”, il festival di pubblicità sociale rivolto ai minori più longevo d’Europa, arrivato quest’anno alla 18 a edizione.

“Il festival nasce per dare una connotazione più forte a un’altra manifestazione, “Insieme per la legalità, ideata per commemorare le vittime della strage di Capaci.

Tutto è iniziato con la realizzazione di venti spot sociali nelle scuole di Marano, presentati insieme ad una decina prodotti di altre scuole di Napoli e provincia.

Nel 1999 il festival diventa nazionale e cambia nome in “Marano Ragazzi Spot Festival”.

Al festival lavorano istituzioni scolastiche, Comune, enti regionali e associazioni del territorio e la manifestazione vanta collaborazioni con Libera, Fondazione Pubblicità Progresso e Rai Gulp e ha prestigiose adesioni istituzionali fra cui l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Nel 1998 le scuole di Marano di Napoli hanno deciso di offrire un’alternativa ai propri ragazzi e l’audiovisivo è stato scelto come strumento per farlo. Singolare è che l’esperienza del festival nasca dalle scuole e venga ancora mantenuta da esse. I Piani dell’offerta formativa degli istituti che aderiscono al consorzio si riconosco perfettamente nelle finalità del festival, che accettano come proprio unico progetto di educazione alla legalità. Nonostante cambino i dirigenti e gli insegnanti, nonostante la politica abbia cercato di appropriarsi dell’iniziativa (senza mai riuscirci), nonostante i problemi di budget, si va avanti da diciotto anni senza sosta.

La settimana del festival (quest’anno 19 al 25 ottobre) è in realtà una vetrina delle numerose attività che vengono svolte durante l’anno: gemellaggi tra istituti scolastici anche al di fuori della Campania; laboratori audiovisivi per la produzione di spot sociali, tg dei ragazzi, corti; laboratori di teatro e musica.

Tra le attività spiccano due “eccellenze”: lo spot realizzato annualmente per il “21 marzo, Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie”, con il patrocinio di Pubblicità Progresso – è l’unico caso in Italia di spot realizzato dai ragazzi che viene trasmesso in televisione; il progetto “Qui Nisida, si può fare”, che è realizzato da nove anni con l’Istituto penale per minorenni di Napoli che si trova sull’isola di Nisida. Una volta l’anno il carcere apre per una settimana le sue porte ad un gruppo di ragazzi delle scuole superiori di Marano e della città di Napoli, permettendo loro, attraverso gli strumenti audiovisivi, di instaurare delle relazioni significative e uno scambio costante con i ragazzi dell’istituto.

Vi consigliamo di dare un’occhiata al sito del festival, rinnovato e costantemente aggiornato, dà una visione complessiva dell’evento i cui numeri sono diventati davvero importanti. Potrete consultare il programma dell’edizione 2015, che vedrà, tra le numerose proposte, anche la partecipazione di don Luigi Ciotti in occasione della presentazione del lavoro teatrale sulle Donne Vittime della criminalità dell’Associazione “Mamme del Festival”, altro gruppo nato con lo scopo di supportare il Marano Ragazzi Spot Festival in attività di accoglienza (tutti i ragazzi che arrivano da oltre i confini campani sono ospiti delle famiglie di Marano!) e sostegno agli eventi del festival e poi diventato anche laboratorio di Teatro di comunità ed educativo.

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